Hodler 2Commemorato il 500° anniversario della Battaglia dei giganti

La neutralità della Svizzera – questo piccolo straordinario Paese saldamente unito nonostante quattro lingue e due religioni principali – ha, secondo alcuni studiosi, le origini nella battaglia di Marignano (l’odierna Melegnano) detta anche Battaglia dei Giganti, il cui cinquecentesimo anniversario è stato degnamente celebrato nel luogo dove si svolse, oggi parco pubblico di San Giuliano Milanese, alle porte della metropoli lombarda.

Un episodio trascurato perché di battaglie combattute da eserciti stranieri che si disputavano parti dell’italico suolo è ricca la storia; e nonostante l’altissimo numero di morti e di feriti (si calcola circa la metà dei 60.000 contendenti) ne abbia fatto uno degli scontri più cruenti di quei secoli.

In realtà Marignano ha rappresentato una svolta nella storia della Svizzera. Nonostante non sia stata l’ultima battaglia combattuta dai Confederati, la neutralità venne comunque decisa di lì a poco, anche per l’arrivo della Riforma che rese impensabili guerre di conquista di tutta la Confederazione.

L’esercito di Francesco I di Valois-Angoulême, re di Francia, tentava la riconquista del Ducato milanese, perduto dal suo predecessore Luigi XII nel 1512; e quello della Confederazione elvetica tentava di difendere la supremazia ottenuta nello stesso 1512 in Lombardia, restaurando sul trono il duca nominale, Ercole Massimiliano Maria Sforza, figlio ed erede di Ludovico Maria il “Moro”.

Hodler 1Gli Svizzeri si batterono con asce, spade e picche contro i cannoni e i fucili del francesi e la cavalleria veneziana, e vennero sconfitti, sia pure con onore.

La cerimonia ha visto la partecipazione della Presidente della Confederazione svizzera Simonetta Sommaruga che ha tenuto il discorso principale, seguito da un’analisi storica di Jürg Stüssi-Lauterburg, della Biblioteca militare federale «am Guisanplatz».

In precedenza il Sindaco di San Giuliano Milanese Alessandro Lorenzano, porgendo i saluti agli ospiti – tra i quali i consoli generali a Milano di Svizzera Massimo Baggi e di Francia Olivier Brochet – ha rilevato come quella strage di europei su suolo europeo costituisca l’antitesi dello spirito di amicizia e di solidarietà rappresentata da Expo in corso, negli stessi giorni, a poche decine di chilometri.

Il programma, coordinato da Franco Valli, ha visto la rievocazione storica della battaglia per voce recitante e orchestra di fiati proposta dall’Unione Filarmonica di San Pietro di Stabio, oltre a intermezzi dell’Ensemble e dell’Orchestra di archi del Conservatorio della Svizzera Italiana; completata da un programma supplementare che ha avuto inizio alle ore11.00 e si è concluso con un culto ecumenico alle ore 17.30 nella Chiesa parrocchiale di Zivido, in vicinanza del monumento “Ex Clade Salus” e al “Parco dei Giganti”. Alla funzione ecumenica ha partecipato il vicario generale dell’Arcidiocesi ambrosiana, monsignor Mario Delpini.

Hodler 3Per la rievocazione, il capo Dipartimento cultura della Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, Diana Segantini, ha promosso la docufiction “Il cielo di Marignano”, del regista Ruben Rossello, prodotta da Luca Jäggli, che è stata presentata in anteprima al Centro Svizzero di Milano, in presenza di autorità e del cast degli attori, in contemporanea con la presentazione del libro fotografico “Il cielo di Marignano”, edito da Seb Società Editrice di Chiasso.

La Fondazione Pro Marignano si è mossa con un anticipo di tre anni, come ha affermato il capo progetto Fulcieri Kistler. E’ stata promossa un’intensa attività storiografica, con due importanti simposi di studiosi e storici a Bellinzona e a Milano. La Posta Svizzera ha emesso un francobollo speciale su Marignano. E il Museo nazionale Svizzero di Zurigo ha allestito una mostra speciale. La Fondazione Pro Marignano ha provveduto al restauro dell’Ossario dei caduti a Mezzano, assai danneggiato nel 2012, e a un’accurata manutenzione del monumento “Ex Clade Salus” a Zivido.

Benito Sicchiero

(testo inviato dal dott. Achille Colombo Clerici, che la Redazione ringrazia)