Riceviamo e subito pubblichiamo questo interessante e combattivo articolo.

Nella lotta spietata e senza quartiere tra Ghislettiani (statalisti a oltranza, lui con tutti gli altri, e sono mille) e Cattaneani (anti-statalisti se non altro a parole) risulta evidente la vittoria dei primi. Infatti, parlando in termini generali, la “macchina statale” (Cantone, Confederazione, ecc.) si ingrossa progressivamente e irresistibilmente.

Perché? Io direi: perché il potere della politica e dei politici deriva in larga parte dalla loro facoltà di spendere (il denaro del prossimo).

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Ghisletta 11Nel nostro Cantone si sta moltiplicando la figura del tagliatore di teste. L’imprenditore e presidente del Partito liberale Rocco Cattaneo lo scorso 24 luglio ha scritto che ”l’amministrazione pubblica nel suo complesso è diventata una mega-macchina dai costi stellari ed è qui che bisogna avere il coraggio di tagliare, ad ogni livello: federale, cantonale e comunale.” Assurdo: noi Ticinesi chiediamo un giorno sì e un giorno no alla Confederazione di mantenere i suoi servizi in Ticino e lui vuole andare a Berna per tagliare.

Lo stesso discorso per tagli drastici lo ha fatto il bancario e gran consigliere leghista Michele Guerra, parlando del consuntivo del Cantone: ma quanti posti di lavoro vuole tagliare nei servizi pubblici e negli enti sussidiati? Non l’ha detto. Qualcuno in aula gli ha risposto giustamente che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e che tutti gli anni fanno le solite sparate elettoralistiche… sparate poco credibili, soprattutto quando a gestire gli organi pubblici criticati sono i liberali e i leghisti stessi.

Martedì sera il deputato Matteo Pronzini ha spiegato ad Acquarossa che il consigliere di Stato Paolo Beltraminelli insiste sui tagli all’Ospedale di Acquarossa: finanziamento drasticamente ridotto della struttura, numero di medici dimezzati (da 8 a 4), numero di infermieri drasticamente ridotti (da 31 a 12), pronto soccorso declassato. È il primo passo per lo smantellamento definitivo di un altro servizio pubblico nelle valli? Le autorità, i sindacati, il personale e la popolazione si mobiliteranno per impedire questo scenario catastrofico.

In conclusione, a furia di ragionare solamente in termini finanziari, impoveriamo tutto il territorio. Altro che rilancio delle valli e dell’economia al servizio dei più deboli! Diciamo basta ai tagliatori di teste e di servizi pubblici. A furia di regali ed esenzioni fiscali siamo tornati ad avere le disparità economiche tra super ricchi e popolo che esistevano cento anni fa, prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. Occorre ripensare l’economia e rimettere al centro della stessa le persone, come dice addirittura anche Papa Francesco! Bisognava già farlo dopo la crisi finanziaria del 2008 ed invece i politici liberisti (americani, europei e svizzeri) hanno rimesso sulle gambe le banche in fallimento e altri enti speculativi che saccheggiano il pianeta. Una scelta miope e dannosa per la maggior parte della popolazione!

Raoul Ghisletta, candidato PS al Consiglio nazionale