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Continuazione e fine dell’articolo sulla giornata dell’UDC all’Hotel Delfino

Per notizie sulla guerriglia tra Rusconi e Chiesa rivolgersi a Gianni Righinetti, che l’ha studiata a fondo. A me nessuno ha raccontato niente.

“Ticinesi, voi votate bene ma mandate a Berna le persone sbagliate!” 

Parte in quarta il Toni nazionale, come sempre lucido e semplice. Sembra soddisfatto, la “pace forzata” tra UDC e Lega è opera sua (non che Blocher la pensi diversamente). I tre moschettieri al Nazionale se li sente in tasca (e anche a noi appaiono come praticamente certi), il difficile viene dopo.

L’emergenza migranti incalza, è soverchiante, onnipresente. Le notizie si susseguono come bollettini di guerra.

“L’UDC voleva un dibattito urgente sull’asilo. Ma sapete che cos’ha deciso il parlamento? Che si facesse un dibattito urgente sul cambiamento climatico!”

Quello sull’asilo si terrà in dicembre, o anche mai, mica vogliamo farci impallinare prima dell’elezione. Brunner attacca Sommaruga. Due sono le donne nel mirino dell’UDC. Una peggio dell’altra anche se, agli occhi di chi scrive, l’Insuperabile appare vincente, in un match appassionante.

“Sommaruga gestisce la crisi dei migranti in modo totalitario, indegno di uno Stato democratico. Non tiene in alcun conto il volere dei Cantoni. Ha introdotto procedure più veloci per trattare le domande d’asilo ma il risultato pratico qual è? Un’immigrazione sempre più rapida. Le domande vengono accolte in una percentuale sempre più alta. Sommaruga vuol fornire assistenza legale gratuita a tutti gli asilanti.”

Il pensiero in effetti è abbastanza sconvolgente. Io riesco a immaginarmi migliaia di cause interminabili, con ricorsi a raffica, su su sino alle massime istanze di giudizio, promossi da legioni di famelici azzeccagarbugli foraggiati dallo Stato. Una specie di incubo legale di tipo grishamiano. La Weltwoche ha pubblicato articoli illuminanti sul tema.

“L’umanità esige che si accolgano e si proteggano gli asilanti VERI. Sommaruga fa l’esatto contrario!”

È giusto, e l’agire della “tanto gentile e tanto onesta pare” dev’essere giudicato come assolutamente negativo. Quello che Brunner non dice (ma certamente sottintende; in ogni caso – per sicurezza – lo dico io) è che alle sue spalle c’è un GOVERNO che la asseconda e le permette di agire così.

Toni Brunner passa ora alla matematica (la sua è basata sulle moltiplicazioni).

“L’esame di una domanda d’asilo costa allo Stato, in media, 50.000 franchi. 3000 asilanti fanno… mi aiutate? (tutto il pubblico s’impegna in un intenso calcolo mentale) … 150 milioni! Poi c’è il ricongiungimento familiare, sono famiglie numerose, vogliamo moltiplicare (prudenzialmente) per cinque? 750 milioni!”

I presenti sono visibilmente impressionati. Io non meno degli altri. La matematica del presidente non è del tipo più alto (teoria degli anelli, equazioni differenziali, geometrie non euclidee, ecc.) ma è terribilmente efficace. Eppure, Toni, io ti guardo e penso: “La ragione fondamentale per temere queste follie non è economica!”

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QUARTO INTERMEZZO. Il colore di un sorriso.

Nel corso del simpatico evento (per me un paio d’ore) ho ricevuto un sorriso… verde. Non fa mai piacere. Come consolarsi? Beh, dirsi: è il prezzo che bisogna pagare. Come consolarsi? Riflettere: l’alternativa è peggiore. Inibirsi, censurarsi, scrivere quel che non si pensa, elaborare false e ipocrite lodi.

E allora ben venga (si fa per dire) il sorriso verde. È il più ecologico che ci sia.

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SCAMPOLI E SCHEGGE FINALI

Nella lingua di Goethe   (direttamente dal suo portale flombardi.ch)

Wer wird Bundesrat? CVP-Ständerat Filippo Lombardi spielt in den Plänen der Parteitaktiker eine zentrale Rolle.

Die einen wollen mit ihm einen zweiten SVP-Bundesrat verhindern, die andern die Wiederwahl Eveline Widmer-Schlumpfs. Filippo Lombardi ist ein Kandidat für alle Fälle.   (von Stefan Bühler)

Non sto a tradurre, ogni buon Svizzero conosce le lingue nazionali. In sostanza:

— per bloccare un secondo UDC eleggere Lombardi in Consiglio federale;

— per falciare l’Innominabile – essendo l’Innominato quello dei Promessi sposi – eleggere Lombardi in Consiglio federale.

Alla fine ho capito perché lui NON voterà Schlumpf!

PS. Chi sia Stefan Bühler non so. Mi piacerebbe tanto conoscerlo.

Un po’ di matematica (scuola media)

A. Miracoli del Bühler-pensiero. Con il 30% dei voti l’UDC otterrebbe UN consigliere federale. Con il 10% il PPD ne otterrebbe DUE. I libri sacri sono concordi su un punto, nel Vecchio come nel Nuovo Testamento: Dio è onnipotente. Ma fino a questo punto!

B. Da Chiasso ad Airolo, da Pedrinate alla Nufenen. Il 30 per cento dei Ticinesi rappresentato da 2 deputati agli Stati? Fa esattamente il 15 per cento a testa. Lo so, lo so, presentare la cosa in questi termini risulta irritante. Ci sono altri modi di vedere il problema, altre angolature. Sono conciliante, lo ammetto.

Tre ore e mezzo all’Etnic (quartiere Maghetti)   Vorrei passare (la tentazione è forte) per porgli un’unica domanda, quella alla quale egli NON vuole rispondere. Alle 17.30 non ce la faccio. Alle 18, alle 19 ? Alle 20 debbo trovarmi al LAC per il Concerto. Come Zerlina nel Don Giovanni: vorrei e non vorrei!

PER CONCLUDERE

(ma sul tema ritornerò) Il successo dell’avvocato Ghiggia rimane possibile ma in questo momento egli si trova in terza posizione (nessun altro candidato ha speranze). Il sostegno della forza politica che l’ha proposto è incondizionato e totale. Ma quanti (altri) elettori – per ragioni gravi e non per capriccio – saranno disposti a superare certi steccati, fatti di appartenenza e di psicologia? Lì si farà la differenza tra il vincere e il perdere.