Jack 123 b“Ora o mai più”, e la mia idea non era molto diversa. Se la Destra non vince questa volta, non vince più. L’assedio insostenibile al quale si trova sottoposta l’Europa, l’arroganza feroce dell’Eurocrazia, i vaneggiamenti  della Cancelliera… … Tutto sembra concorrere. 

Ora dico però: non è ancora fatta. Si può vincere, ma non è fatta. Ci sono occhi ai quali ciò che a noi sembra rovinoso appare desiderabile, in una sorta di sconcertante cupio dissolvi.

Come siamo (tutti: destra, sinistra, centro) indifesi di fronte a una piccola cosa quale può essere il sondaggio del GdP e di Pietro Pisani! Come ci toglie il sonno! Come ci fa tremare! 

Comprensibilmente Alain e Boris si tormentano e si arrovellano sul comportamento di Dr Jekyll/Mr Hyde, quel democratico elettore dimorante tra Chiasso ed Airolo, e non si capacitano. Ci interroghiamo anche noi: sarà così in eterno?

NOTA. Questo pezzo, più che un articolo, è un forte appello al voto. In questo senso esso fa da pendant all’appello, in direzione opposta, dell’on. Fabio Käppeli, presidente di GLRT, che abbiamo pubblicato ieri.

now or neverI sondaggi, come si suol dire, vanno presi con le pinze solitamente, ma è anche vero che in passato pur condividendo le posizioni di UDC e Lega su temi importanti come i rapporti con l’Unione europea, l’immigrazione, la sicurezza e l’asilo, i ticinesi hanno costantemente sostenuto i partiti storici e la sinistra. Un voto dettato forse dall’abitudine, da attitudini familiari, da velate imposizioni da parte di superiori sul posto di lavoro o da docenti, per i più giovani. Situazione questa che ci porta al paradosso di un Cantone che sostiene iniziative come quella denominata “Stop all’immigrazione di massa” con quasi il 70% dei voti e preferisce eleggere a Berna coloro che non aspettano altro di poterla affossare.

Il fatto che i dati dell’ultimo sondaggio del Giornale del Popolo mostrino il terzo seggio dell’alleanza UDC-Lega a rischio deve far suonare un campanello d’allarme nelle teste dei ticinesi che sostengono le nostre idee, poiché è di vitale importanza che ci sia una degna rappresentanza antieuropeista ticinese se si vuole veramente mettere un freno a fenomeni come quella della sostituzione della manodopera indigena con quella frontaliera, ad esempio. Questo vale anche per il Consiglio degli Stati, dove gli attuali rappresentanti con il lavoro nelle ultime legislature hanno ampiamente dimostrato la distanza che li separa dall’elettorato ticinese, come la stragrande maggioranza dei membri della Camera alta d’altronde. Anche qui la rappresentanza di UDC-Lega va assolutamente aumentata se vogliamo sperare che le politiche della nostra area possano esser implementate quanto prima.

Non è tutto, solo rafforzando il UDC e Lega presso il maggior gruppo parlamentare alle Camere federali possiamo finalmente sperare di mettere in atto finalmente l’iniziativa per l’espulsione dei criminali stranieri, affossare l’eventuale accordo istituzionale con l’Unione europea, evitare che il Consiglio federale allarghi ulteriormente le maglie del diritto di asilo, evitare ulteriori smantellamenti al nostro apparato di sicurezza e al nostro esercito o che il Parlamento avalli ulteriori accordi deleteri con l’UE e altri attori dello scacchiere globale.

Solo UDC e Lega sono garanti di una politica svizzera a tutela della nostra indipendenza, della nostra sovranità e della nostra libertà, tutti gli altri candidati in gioco si sa benissimo da che parte stanno. Al cittadino ticinese la scelta, o mettiamo in atto finalmente ciò in cui crediamo oppure lasciamo che gli altri partiti facciano il bello e il cattivo tempo con le nostre convinzioni. Il problema è che le tematiche che verranno trattate nei prossimi 4 anni di legislatura sono cruciali per il futuro del nostro Paese e non possiamo permettere che il centro sinistra europeista abbia la meglio.

Per questo motivo i Giovani UDC ticinesi e il Movimento Giovani Leghisti invitano tutti gli elettori ticinesi a sostenere con forza le liste:
• n. 2 (UDC),
• n. 5 (Lega dei Ticinesi)
• e n. 15 (Giovani UDC)

per il Consiglio nazionale e i rispettivi candidati come pure il candidato unico per l’area della destra antieuropeista ticinese, Battista Ghiggia, per il Consiglio degli Stati.

Solo così ci possiamo assicurare un futuro da Svizzeri Liberi e Padroni in Casa Nostra!

Per i Giovani UDC Ticino
Alain Bühler, presidente e candidato al Consiglio nazionale
Per il Movimento Giovani Leghisti
Boris Bignasca, presidente