“Alle belle parole seguiranno anche i fatti?”

(Red) Talvolta si pronunciano certe frasi… perché suonano bene, anche se il loro contenuto concreto è nullo. La nostra personale opinione è che Frapolli avrebbe fatto meglio a tacere. Oppure dire: “Ospitare gratis è bello, ma a 45.600 al mese è ancor meglio”.

Uno dei problemi che ci assillano è che l’asilo (parlando in generale e senza pensare in particolare a Frapolli) si rivela un grasso business per troppe persone.

Bosco G2INTERROGAZIONE AL CONSIGLIO DI STATO

Nei giorni scorsi è stato dato ampio risalto all’iniziativa dell’ imprenditore Giovanni Frapolli che ha messo a disposizione l’ostello di Bosco Gurin per accogliere dei rifugiati.

BalliA livello generale, ricordiamo che la Lega dei Ticinesi da sempre si batte per collocare gli asilanti in zone discoste, preferibilmente utilizzando le varie infrastrutture militari periferiche, comprese quelle in alta quota. Questo al fine di rendere meno attrattiva la Svizzera per i numerosi rifugiati economici. Non mettiamo quindi in discussione l’ubicazione scelta, in quanto, almeno in parte, va nella direzione da noi auspicata.

Comprendiamo pure che la crisi turistica che sta vivendo in questi ultimi anni il Ticino induce varie strutture alberghiere a optare per queste operazioni di tipo commerciale, specialmente nei periodi “morti” al fine di poter mantenere in vita delle strutture che garantiscono un’offerta non trascurabile nei momenti turisticamente interessanti.

Nel caso dell’ostello di Bosco Gurin il signor Giovanni Frapolli incasserebbe, ospitando 19 asilanti, ben Fr. 45’600.00 al mese. Tenendo questa media, arriveremmo a ben Fr. 547.200.00 in un anno. Interessante sarebbe sapere quanto normalmente incassava in questo periodo l’ostello.

Detto questo, pur con la comprensione manifestata in precedenza, non possiamo però sorvolare su certe affermazioni dell’imprenditore Frapolli che, a nostro giudizio, sono irrispettose verso quei tanti Ticinesi che sono confrontati con gli effetti negativi di questa enorme pressione migratoria alle frontiere come pure delle tante persone che, nei più svariati ambiti, fanno del bene in maniera gratuita senza la necessità di pubblicizzare e mediatizzare le loro azioni.

A tal riguardo, ci permettiamo di estrapolare alcuni significativi passaggi tratti da Ticino News: “È l’ennesima sfida che mi sono sentito di lanciare pensando ai rifugiati e alla necessità di dare loro un’adeguata ospitalità” ha spiegato ieri Frapolli durante l’accoglienza dei migranti. “Così ho ritenuto di mettergli a disposizione l’ostello di Bosco.”

“Avanzando la richiesta al cantone ho ritenuto di mettere qualche paletto” ha aggiunto Frapolli, secondo quanto riporta il Giornale del Popolo. “Anzitutto il numero massimo di venti persone. Poi la scelta di persone che si sono comportate bene nei centri i raccolta frequentati finora e che sono state controllate sotto il profilo sanitario. Naturalmente gente anche tranquilla e rispettosa. Mi hanno assicurato che non hanno mai causato alcun problema. Inoltre ho chiesto che il responsabile del soggiorno fosse una persona di mia fiducia. I responsabili del cantone hanno acconsentito e mi hanno fornito tutte queste garanzie.

Infine l’ultima domanda che ho posto è stata quella relativa al rimborso delle spese. Un argomento che comunque non ritenevo prioritario. Al limite, li avrei ospitati anche gratis poiché l’accoglienza è un valore da applicare al di sopra e al di fuori dei soldi. La risposta è stata: 80 franchi al giorno per vitto e alloggio. I pasti sono stabiliti nel dettaglio dal cantone.”

Particolarmente degno di nota l’ultimo passaggio, quello sottolineato in grassetto: la questione finanziaria non è prioritaria, al limite li avrebbe ospitati anche gratis …. Però sembra che l’imprenditore Giovanni Frapolli non abbia rinunciato agli emolumenti concessi dal Cantone. Insomma alle belle parole non sembrano essere seguiti i fatti …

Considerata la notorietà dell’imprenditore Giovanni Frapolli, già deputato in Gran Consiglio e il risalto che è stato dato a questa notizia come pure a varie vicende del passato che l’hanno coinvolto, si può a ragione considerarlo un personaggio pubblico.

Dopo questa doverosa premessa, chiediamo al Lodevole Consiglio di Stato:

1) Durante la trattativa, l’imprenditore ha manifestato l’intenzione di ospitare gli asilanti gratuitamente o perlomeno ha proposto un “sconto al Cantone”? Se così fosse, perché non si è dato seguito alla sua “offerta”?

In caso, di riposta negativa alla domanda 1)

a) Come valuta le affermazioni a posteriori di Giovanni Frapolli, citiamo testualmente: “Un argomento che comunque non ritenevo prioritario. Al limite, li avrei ospitati anche gratis poiché l’accoglienza è un valore da applicare al di sopra e al di fuori dei soldi”?

b) Intende domandare al Signor Frapolli di dare seguito concretamente alle sue affermazioni, accogliendo i rifugiati gratuitamente o perlomeno concedendo uno “sconto”***, questo anche alla luce degli importanti aiuti finanziari che il Cantone ha concesso a favore di varie sue iniziative imprenditoriali?

2) Di quanti posti letto dispone l’Ostello e quanti sono occupati oggi , 9 ottobre 2015, naturalmente rifugiati esclusi?

3) A quanto ammontano gli aiuti cantonali che sono stati concessi a Giovanni Frapolli per attività direttamente o indirettamente riconducibili a lui a Bosco Gurin? Per quali iniziative sono stati corrisposti?

Fiduciosi in un vostro sollecito riscontro, vogliate gradire Onorevoli Consiglieri di Stato, i nostri più distinti saluti.

Omar Balli (primo firmatario),
Boris Bignasca, Silvano Bergonzoli, Mauro Minotti, Paolo Sanvido, Silvana Minoretti, Andrea Zanini, Lelia Guscio, Maruska Ortelli, Ivano Lurati, Massimiliano Robbiani, Angelo Paparelli, Cleto Ferrari, Michele Guerra, Sabrina Aldi, Giancarlo Seitz, Michele Foletti, Ramsauer Patrizia.

*** Concedere uno sconto al Cantone? Secondo logica lo sconto doveva essere totale, visto che Frapolli era pronto ad ospitare gratis! (Red)