“Widmer Schlumpf? Non si può che ammirare la sua forza, la sua competenza, la sua intelligenza, la sua abnegazione.”
“Blocher elemento di instabilità delle istituzioni”

Jack smAda Marra è una deputata socialista molto conosciuta, che ha accettato gentilmente di rispondere alle mie domande. Non a tutte, però (in verità erano parecchie). Pubblico a parte le domande che sono state scartate (sui temi ticinesi l’on. Marra non si ritiene “competente”, anche se mi assicurano che è un’attenta osservatrice della vicende politiche del nostro Cantone). Ho preso contatto con lei per iscritto e… “Non mi chiami onorevole!” mi ha imperiosamente intimato. “Guardi che da noi si usa così” mi sono umilmente scusato.

Le risposte che NON mi ha dato… per me sono un guaio, ma quelle che MI HA dato… risultano comunque interessanti. Colpisce – persino una persona navigata e dotata di sangue freddo e sperimentato cinismo (in senso buono!) come il sottoscritto – la lode iperbolica tributata a EWS, con parole di esaltazione probabilmente più adatte alla Madonna di Lourdes. 

Un’intervista di Francesco De Maria.

Ada Marra yFrancesco De Maria   Com’è andata la sua personale elezione? È soddisfatta?

Ada Marra   Personalmente mi è andata bene grazie. Ma non si può essere soddisfatti vedendo quello che è successo in Svizzera, anche se ricordo che c’è sempre un 70% degli elettori che non ha votato udc.

Guardiamo all’elezione federale nel suo complesso. Il risultato l’abbiamo visto tutti. A suo avviso, l’UDC ha meritato la sua vittoria, oppure ha semplicemente approfittato di una situazione internazionale straordinariamente favorevole (soprattutto per i suoi effetti psicologici).

AM   Oggi l’udc vince non solo perché parla di migrazione ma perché corrisponde a un movimento di fondo che è la super individualizzazione della società. La perdita della voglia di essere solidali. L’idea dell’abuso è così forte che per alcuni cittadini è meglio non avere più solidarietà in niente piuttosto che vedere un solo caso di abuso. Il programma di fondo dell’udc propone la ultra liberalizzazione. Il sempre meno stato. Perciò questo partito vota sempre in Parlamento per il taglio nelle prestazioni dello stato. Che siano sociali, di formazione, di sussidi.

Così chi ha votato per loro credendo nella loro visione della migrazione ha anche votato per la pensione a 67 anni, a premi cassa malati sempre più alti, a uno scarso aiuto alla classe media in generale. La mancanza di pouvoir d’achat non è certo una conseguenza del (non) arrivo dei profughi. Ma a una volontà politica espressa dal blocco di destra (SVP e FDP).

Il 18 ottobre la Svizzera ha espresso un voto xenofobo e razzista? E il Ticino?

AM   Io sono del parere che è sempre molto difficile interpretare un voto o un’elezione. Il paradosso è che chi grida contro gli effetti della libera circolazione, specialmente in Ticino, ha da anni la maggioranza e il potere di correggere gli effetti negativi. Così il dumping salariale, gli abusi dei datori di lavoro svizzeri o stranieri possono essere evitati con salari minimi, con controlli molto più frequenti nelle aziende, con multe dissuasive e così via. Il problema del costo dell’alloggio in certe zone urbane è dovuto al grande potere dei promotori immobiliari. Anche questo dovrebbe essere limitato. Tutte misure che i socialisti e in particolar modo i socialisti ticinesi chiedono da sempre, senza essere riusciti a formare maggioranze politiche. Invece coloro che hanno la maggioranza parlano dei problemi senza mai prendere misure perché ovviamente a loro non conviene, altrimenti perderebbero il loro fond de commerce

Un militante radicale ticinese, non di primo piano, ha contestato duramente e tenacemente una mia opinione. Avevo osato affermare: “La migrazione di massa è per l’Europa e per la Svizzera un problema gravissimo”. “Non è affatto un problema!” mi ha rimbeccato. Io le domando: per lei è un problema gravissimo?

AM   Sì e no. Sì perché in un contesto economico europeo in cui l’austerità premia più dell’investimento i popoli hanno sofferto tantissimo. Soprattutto quando si sono ritrovati a dover salvare le banche dal fallimento. Banche che poi hanno prestato agli stati con tassi d’interesse che per poco facevano fallire gli stessi paesi. Chi ha pagato le conseguenze sono state le popolazioni. Quindi, un arrivo, che io non definisco di massa, provoca molte emozioni. Non si vuole condividere quello che si ha.

No perché nell’assoluto in realtà non è così di massa. Così i 5000 profughi che il Consiglio federale ha deciso di accogliere rappresentano solo il 0,04% della popolazione svizzera. Gli 800’000 profughi in Germania rappresentano l’1% della popolazione tedesca. Il problema non è tanto la quantità ma l’organizzazione degli arrivi e dell’accoglienza. Durante gli anni Blocher ci sono state pressioni sui cantoni perché chiudessero e vendessero stabili in cui si potevano accogliere i profughi. Oggi, con l’arrivo di gruppi interi c’è precarietà nell’accogliere individui e famiglie. Credo che, se invece di fare propaganda politica si fosse cercato di anticipare e di organizzare gli arrivi invece di respingere queste persone come fossero sacchi di patate da un paese all’altro, l’immagine della migrazione sarebbe un’altra.

Ada Marra 2L’UDC come primo partito svizzero ha diritto a due consiglieri federali?

AM   Vede, il sistema politico Svizzero dà la competenza al Parlamento di eleggere il Consiglio federale. Ed è quest’ultimo che fissa le regole per l’elezione. La così detta formula magica 2-2-2-1 è stata iniziata nel 1959. Ma non è scritta né nella Costituzione, né in alcuna legge. Significa dunque che il Parlamento può cambiare questa regola. L’importante è la stabilità del paese. La formula 2-2-2-1 in questo senso è morta non con l’elezione della Widmer Schlumpf, ma con l’elezione di Blocher al governo. Perché è stato l’elemento d’instabilità delle istituzioni. Le altre forze politiche hanno giudicato che l’udc non meritava più il secondo seggio, essendo poco responsabile poiché ricercava un profitto per il suo partito e non per il paese.

Se poi si entra in una logica di forze politiche, allora l’assemblea federale è composta dal blocco destra (SVP e FDP, la Lega essendo un micro fenomeno a livello federale), il centro (CVP, GLP, PDB) e la sinistra (SP e Grüne. I verdi essendo di sinistra a livello federale). Il primo blocco non rappresenta la maggioranza (45% dei voti). Quindi la logica è semplice: non possono avere la maggioranza in Consiglio federale. Il parlamento ha preso decisioni importanti come la transizione energetica o la trasparenza al livello finanziario. Tutti temi che non raccoglierebbero una maggioranza al Consiglio federale se questo fosse dominato dal blocco FDP e SVP. Anzi correremmo verso un blocco istituzionale importante.

La legislatura che sta per incominciare dovrà affrontare grosse sfide. Impostare la votazione del 9 febbraio e le proposte sul sistema di pensionamento. Abbiamo bisogno di forze costruttive. Non di forze negative. E il primo blocco è già sufficientemente rappresentato. Schneider Ammann non ha fatto niente, né per prendere le misure interne riguardo al voto del 9 febbraio né per migliorare le misure di accompagnamento alla libera circolazione. Il partito socialista ha invece proposto delle soluzioni sulla valorizzazione delle risorse interne. Delle persone che abitano in Svizzera. Dei disoccupati al lungo termine  delle donne che dopo la maternità vogliono ritornare nel mercato del lavoro. Nella protezione dei lavoratori anziani. Nella lotta contro la vita cara, il dumping salariale e così via. Tutte proposte respinte.

Dicono che Eveline Widmer Schlumpf “non abbia i voti” (ma li ha! Quelli del PS e del PPD…) Dopo il 18 ottobre la sua posizione è ancora sostenibile? Ha senso argomentare così: “Ha lavorato bene, dunque può (o deve) continuare”?

AM   Chi ha visto lavorare la Consigliera federale Eveline Widmer Schlumpf, se è in buona fede, non può che essere ammirativo. Della sua forza, della sua competenza, della sua intelligenza, della sua abnegazione. È un elemento estremamente importante per la stabilità del governo e del paese. Scandali e polemiche con lei non ce ne sono. Non ha tempo per questo. Ha dovuto affrontare tempeste bancarie, finanziarie, europee.

L’operato della ministra delle finanze ha indebolito la piazza finanziaria svizzera? Si esprima in particolare sulla sua conduzione delle trattative con l’Italia, fondamentali per il Ticino.

AM   Vede, questa Consigliera federale ha fatto uscire la Svizzera dalla lista nera dell’Italia. Il che significa molto per le banche e le aziende svizzere. Ha negoziato perché gli evasori fiscali e le banche svizzere che li hanno accolti non fossero penalizzati in modo più severo degli altri paesi europei (progetto iniziale dell’Italia). Insomma, un risultato che dovrebbe far godere i così detti partiti vicini alle banche e all’economia no? L’operato della Consigliera federale ha al contrario rafforzato la piazza finanziaria svizzera. Anche le grandi banche svizzere lo ammettono ormai.

Se ne parla abbastanza nel Ticino. Esiste una strategia per portare Filippo Lombardi, in Consiglio federale? Il PS sarebbe disposto a partecipare a una simile operazione?

AM   La posizione del partito socialista è molto chiara. Se Eveline Widmer Schlumpf si ripresenta, sosterremo lei. Se non si ripresenta tocca al PPD determinarsi. [In che senso? “Lanciare” la candidatura Lombardi? ndR]

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