Oggi cartellino giallo per la regione Sicilia che vede sotto i riflettori questa meravigliosa regione per due grosse piaghe. La prima è la classica questione da “mazzetta quotidiana”, mentre la seconda è una questione da terzo mondo.

Palermo  La Polizia di Stato ha posto ai domiciliari 3 funzionari pubblici con l’accusa di concussione e induzione indebita a dare o promettere utilità. Altre 4 persone state indagate per mazzette.
Gli arrestati sono il presidente di RFI (Rete Ferroviaria Italiana), Dario Lo Bosco, docente universitario, nonché presidente dell’Azienda Siciliana Trasporti (AST) ed ex Commissario Straordinario della Camera di Commercio di Catania, e due alti funzionari del Corpo Forestale della Regione Sicilia, Salvatore Marranca e Giuseppe Quattrocchi. L’inchiesta della Procura di Palermo è coordinata dal procuratore Franco Lo Voi e dall’aggiunto Dino Petralia.

Gli indagati sono Pietro Tolomeo, ex dirigente generale della forestale, Giovanni Tesoriere, preside di ingegneria alla Kore di Enna, Libero Cannarozzi, ingegnere alla forestale, e Maria Grazia Butticè, compagna dall’imprenditore agrigentino Massimo Campione, che ha distribuito le mazzette ai funzionari pubblici.

Don Ciotti ha detto espresso «un senso di amarezza, inquietudine e smarrimento» di fronte alla nuova inchiesta di Palermo. Mentre il Codacons si costituirà parte offesa.

Lo Bosco

Nella foto: Lo Bosco presidente della Rfi arrestato in compagnia della polizia

Messina  I rubinetti sono a secco da 6 giorni e ci resteranno ancora per un’altra settimana. Il problema è stato causato da un danno da smottamento di fango in concomitanza del maltempo che si era abbattuto sulla regione. La gente si mette in fila alle cisterne e alle fontane ma i giorni passano e stare senza acqua sta diventando un incubo.

Gianna Finardi commenta i fatti in Sicilia

“L’Italia non è un paese civile e lo si legge tutti i giorni, non si puo’ far finta di niente, io ho ancora il senso dell’indignazione al contrario di chi resta senza pudore e senza Dio. Non si puo’ spolpare il paese a questa maniera e lasciare i cittadini senza i servizi primari come l’acqua. Si continua a dire che in Africa mancano i pozzi e la gente muore di sete, ma Messina con 12 giorni consecutivi senza acqua è un simbolo di degrado atroce. 
A furia di mazzette, tangenti, lavori edili e infrastrutture fatte al risparmio si mette a rischio il territorio e la salute della popolazione. Non si può andare avanti così, il paese è visibilmente alla deriva e non basta la finanziaria di Renzi per far tornare i conti sulla carta, sono i fatti che parlano e indicano che i cittadini che pagano, non si vedono rendere servizi, giustizia e il tutto volge verso uno stato di indigenza della popolazione.

In questo paese non si puo’ rilanciare l’economia e ciò per cause ovvie: è come se in una casa volessimo far funzionare i rubinetti senza allacciarli alle tubature. Siamo visibilmente scollegati  e l’Europa non vuole prendere, per comodità, una posizione drastica contro l’Italia e la malavita italiana. Forse Renzi gli dà il contentino a livello bancario e l’Europa tace su tutte le magagne italiane facendo anch’essa orecchie da mercante”.

 

Mi piace ricordare così la Sicilia e le belle persone che ho conosciuto, che la abitano faticosamente: esistono anche le brave persone, in gamba, ma purtroppo devono subire le barbarie che leggiamo quotidianamente sui giornali.

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Tramonto su Sciacca

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Vista da Erice su San Vito Lo Capo

 

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Tramonto alla Scala dei Turchi nell’agrigentino

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Esempi di tesori nelle chiese fantastiche in tutta Palermo

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In questa chiesa si celebrarono i funerali di Falcone e Borsellino

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Palermo: il gabinetto del sindaco

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Fontana Piazza del Municipio di Palermo e dettaglio di una statua

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Tra i tesori avvicinabili a tu per tu nel Municipio di Palermo, una serie di spettacolari vasi Ming