Questo articolo di Galeazzi, che subentrerà a breve a Marco Chiesa in Gran Consiglio (complimenti e auguri!), mette correttamente in risalto quella che è – a nostro avviso – la chance fondamentale della candidatura Ghiggia: fungere da punto d’attrazione per la sensibilità politica degli elettori di destra.

“Venuta dal nulla?” s’interroga polemicamente Galeazzi. Quello che è certo è che non è stata decisa con leggerezza. Ha una forte motivazione e dispone di mezzi, si muove con slancio, incute timore. A dieci giorni dal gong Battista Ghiggia si gioca la partita con Fabio Abate, sotto lo sguardo attento del torreggiante e blindato (su questo punto non ci esprimiamo) Filippo.

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Galeazzi 765 xTra pochi giorni si tornerà a votare per il ballottaggio e una delle domande che molti cittadini si pongono è perché votare Ghiggia alla Camera dei Cantoni, invece di riconfermare il duo degli uscentiIn qualche quotidiano si è letto che il candidato di area UDC-Lega è apparso, ai più, come “persona sconosciuta” e “arrivata dal nulla”. Ma non è corretto; dopotutto, fu Consigliere comunale a Lugano e quindi qualche esperienza istituzionale di sicuro non gli manca, ma forse una delle sue forze sta proprio nel fatto che, in pochi mesi dall’essere “nessuno” (come è stato definito), sia riuscito a catalizzare un’intera area di centro-destra ticinese.

Cittadini stufi di sentirsi sempre dire (da Berna) che tutto va bene, mentre poi la realtà è ben diversa, se non drammatica, a partire dalla situazione occupazionale, in balia della libera circolazione europea. Vogliamo poi toccare il settore finanziario, ridotto a un mucchio di cenere? E che dire del dossier sicurezza delle persone e del territorio? Ecco solo alcuni esempi dove molti ticinesi sono delusi profondamente di fronte all’incapacità politica di molti loro rappresentanti.

Non dovrà più essere cosi, no, le cose dovranno cambiare. Già lo scorso 18 ottobre, il 30% di chi si è recato alle urne ha dato fiducia all’UDC svizzera che, negli anni, senza troppi indugi e giri di parole, ha sempre evidenziato, anche con toni forti, i temi scottanti che più ci toccano.

Che piaccia o meno all’area social-progressista e ad alcuni partiti di centro, il problema della criminalità internazionale importata, dell’immigrazione fuori controllo, dell’occupazione lavorativa sostitutiva, dello sfascio della piazza finanziaria, dell’ingerenza delle regole e leggi domiciliate a Bruxelles, dell’espulsione di criminali stranieri, restano comunque temi di altissimo interesse per il futuro di questo Paese.

La differenza tra UDC/Lega e gli altri partiti, sta proprio nel denunciare queste tematiche e il lassismo nell’affrontarle. Il politicamente corretto in ogni circostanza non può di certo risolvere tali problemi. Verso questi dossier Battista Ghiggia si è preso degli impegni forti e chiari, come d’altronde l’UDC Svizzera e la sezione ticinese, da anni a questa parte. Gli spunti che lui vorrebbe portare alla Camera dei Cantoni sono cristallini e vanno in questa direzione, mentre altri candidati in corsa oggi sembrano in balia dei rispettivi ordini di scuderia dettati dai loro partiti e da cortine fumogene elettorali.

Battista le idee in chiaro le ha, così come il nostro nuovo Consigliere Nazionale UDC Marco Chiesa e i leghisti Roberta Pantani e Lorenzo Quadri. È ora che Berna si svegli dal letargo (dovrebbero andarci solo gli orsi) e si ricordi quanti sacrifici fecero i nostri antenati, a partire dal 1291 fino ai nostri nonni, ai nostri padri e a noi stessi.

Cambiamo con coraggio anche gli equilibri nella Camera Alta. Apriamo gli occhi su quanto sta capitando attorno a noi nel Continente europeo, e non solo in quello, e salvaguardiamo con più tenacia i nostri interessi nazionali o quanto di essi rimasto, dopo i danni creati da taluni Consiglieri federali partiti, in partenza e restanti.

Ecco perché sosterrò Battista!

Tiziano Galeazzi, consigliere comunale UDC Lugano