Come è capitato a me. Ticinolive ha pubblicato recentemente il testo della “controproposta” pipidina (firmata dall’on. Lorenzo Jelmini) sulla formula E. Ricordo esattamente di aver pensato (andreottianamente): questa ha tutta l’aria di una fregatura. Non l’ho scritto – anche se ne avevo un gran voglia – per amor di pace e perché non oso contrariare gli azzurri. Oggi però mi permetto di riprendere dal Mattino un passaggio significativo, che si avvicina molto alla mia idea.

Sia comunque chiaro che io vedo tutta la difficoltà dell’impresa. Sarà quasi un miracolo – ma talvolta accadono – portarla a buon fine.

Formula E Pechino“La realtà è che i rosso-verdi e gli uregiatti si op­pongono per principio. L’obiettivo è quello di mettere i bastoni tra le ruote alla maggioranza relativa leghista, impedendole – se saranno date le condizioni necessarie, in particolare quelle di copertura finanziaria – di aggiudicare a Lugano una manifestazione importante e contesa, che porterebbe il nome della città in giro per tutto il mondo! E qual è, nel concreto, la modalità ope­rativa seguita dai sabotatori? Quella del lanciare il sasso e nascondere la mano, con il ritornello del “sì alla formula E ma non così”!! Uella, que­sta è la solita presa per i fondelli! La realtà è che il gran premio di formula E a Lugano o lo si fa con le modalità note, o non lo si fa del tutto!

Quindi, i rosso-verdi e gli uregiatti abbiano gli attributi per dire chiaramente che loro NON vo­gliono la formula E, assumendosi poi la respon­sabilità di far perdere alla città un treno importante!”