Dopo otto lunghi e “avvelenati” anni (Lombardi dixit)

nationalratssaal-20-g1L’ordine di (ri)elezione sarà il seguente

  1. Doris Leuthard (PDC)
  2. Ueli Maurer (UDC)
  3. Didier Burkhalter (PLR)
  4. Simonetta Sommaruga (PS)
  5. Johann N. Schneider-Ammann (PLR)
  6. Alain Berset (PS)

Al settimo e ultimo turno (con inizio previsto verso le 10.30) si procederà all’elezione del successore di Widmer Schlumpf. I candidati ufficiali sono Aeschi, Parmelin e Gobbi. Non viene esclusa in assoluto la possibilità di una candidatura “selvaggia” (ma in ogni caso UDC).

  • La presidente del Nazionale Christa Markwalder presiederà l’Assemblea federale.
  • Gli aventi diritto sono 246.
  • La maggioranza assoluta teorica (se tutti i deputati esprimono un voto valido) è di 124.
  • A partire dal secondo turno un candidato con meno di 10 voti è automaticamente escluso.
  • Fino al secondo turno (compreso) si possono presentare nuove candidature (“selvagge”?)
  • A partire dal terzo turno il candidato con il minor numero di voti viene escluso.

7.58   Dopo la feroce stroncatura tributata dal PS svizzero (e salutata con giubilo dal PS Ticino) alla candidatura leghista Gobbi la RSI definisce le sue possibilità di elezione come “ridotte al lumicino”. La domanda per il Ticino… non è affatto cambiata, e suona: “Da dove potranno venire i voti per Gobbi?”. Il pronostico della radio favorisce l’incolore Parmelin rispetto alla giovane “star” Aeschi, troppo “cocco di Blocher”.

8.00   Markwalder suona la campanella. Si comincia!

8.10  Inevitabile laudatio (Markwalder) di EWS che lascia il campo. “Avrà più tempo per occuparsi dei suoi nipotini”. Otto duri anni si chiudono qui, caratterizzati – in primo luogo – dal crollo del segreto bancario, baluardo della piazza finanziaria svizzera.

8.15   EWS risponde, in romancio. “Otto anni non sempre facili”. Sì, e non solo per lei. La domanda è: nel momento in cui se ne va si possono dimenticare tante cose? La risposta è (classicamente, come sempre) sì, ma il danno rimane.

Alla fine di tutto si allestisce il teatrino. Così funziona la psicologia del singolo essere umano, e anche del collettivo.

8.30   (rsi) Chi scriverà GLOBI sulla scheda avrà votato per Gobbi e il suo voto sarà ritenuto valido. Non ho capito se l’abbiano detto per scherzo.

Globi

8.42   Si distribuiscono le schede (di colore arancione) per la conferma di Doris Leuthard.

8.55   La TV intervista Abate. “Integrare l’UDC nelle istituzioni…”

9.00   Atom-Doris rieletta con l’ottimo risultato di 215 voti. Applausi. “Dichiarazione d’amore per Doris”. L’attende la grande votazione sul San Gottardo. Sarà un’epica battaglia.

9.20   Rieletto Ueli Maurer con 173 voti e 32 schede bianche (verosimilmente da sinistra). “Sono tanti” commentano con ammirazione alla radio. Come mai? Io direi: vengono soprattutto dal clima “tarallucci e vvino” che si è magicamente instaurato.

Nota. 10 voti per Hurter: un ballon d’essai ? 

9.26   Marco Chiesa, soddisfatto e felice sotto la Cupola, rilascia qualche dichiarazione alla radio. Caro ex alunno, sei andato lontano! Poi Ada Marra: “Maurer è andato bene. Si sta giocando pulito”. “Noi socialisti volevamo qualcuno fuori dal ticket ma… non abbiamo trovato alleati”. “Nel 2007 Blocher fu abbattuto perché non rispettava le istituzioni”.

9.36   Rieletto con 217 voti Didier Burkhalter. È chiaro che gran parte dell’UDC l’ha votato. Clima idilliaco, nella febbrile attesa della “restaurazione”.

9.52   Lombardi alla radio, con una voce strana (non sembra neanche lui). Sarà raffreddato. “Il segnale verso Hurter non ha peso”. “Il PPD rispetterà il tricket, pur disapprovando la clausola d’esclusione imposta dall’UDC”.

9.56   Sommaruga rieletta con 182 voti. Un risultato che esprime perfettamente il “clima” che si respira a Palazzo. Decine di deputati UDC l’hanno votata. Credo di non poter essere smentito se affermo che neppure uno di essi sarebbe disposto ad accordarle fiducia (in senso politico).

10.13   Schneider-Ammann rieletto con 191 voti. “Il parlamento fa sapere a tutti… che non ha voglia di litigare” (commento udito alla radio).

da Facebook: “I socialisti hanno appena detto che voteranno Parmelin!” Non saprei, per ora non trovo conferme. Ma è molto logico. Gobbi NO, letteralmente demonizzato. Aeschi NO, il beniamino di Blocher. Quindi…

Merlini alla radio: fa “magnanime” (e irritanti) concessioni all’UDC (purché facciano i “bravi”). Non dà speranze a Gobbi: “Dobbiamo essere realisti”. Anch’io mi domando e mi arrovello: “Dove pescherà Gobbi? Quanti UDC ? Quanti PLR ? Quanti PPD ? ZERO sinistri!”

10.31   Alain Berset eletto con 210 voti.

Grandi lodi per le “pagelle” complessivamente straordinarie dei 6 ministri rieletti. Io non esiterei ad attribuire a questo governo un voto largamente insufficiente. 

SI AVVICINA IL MOMENTO DELLA SETTIMA ELEZIONE

Thomas Aeschi e Magdalena Martullo Blocher siedono l’uno accanto all’altra. 

11.06   Si imbucano le schede per la prima vera elezione della giornata. “Il gioco si fa duro. Finita l’agape fraterna”.

Dure e spiacevoli dichiarazioni del capogruppo socialista contro l’UDC. Si può capire che il suo umore sia pessimo, visto il rospo che il PS ha dovuto inghiottire. Avevano detto: “La Destra non ha diritto a 4 consiglieri federali!” Laddove designare con il termine “Destra” la coppia UDC + PLR è assolutamente ridicolo e dà la misura della strumentalizzazione operata dai socialisti.

11.20   PRIMO TURNO.  Parmelin 90, Aeschi 61, Gobbi 50, Hurter 22. Eccellente risultato per Norman, al di là delle speranze. Ma il favorito rimane Parmelin, che la sinistra (solo per esclusione) vuole. Si fa notare l’ampia conferma del “ticket” (201 voti complessivi) proposto dall’UDC.

Alla radio una voce roca che manifesta nostalgia… per il Vecchio Dick, che sembra ormai lontanissimo, ammantato nelle nebbie del passato. Al cuore non si comanda!

Parla Quadri. Contento e moderatamente ottimista. “Quanti voti per Gobbi dal Ticino?” “Sette?” “Potranno aumentare?” “Magari nove? Sui dieci non oso sperare!”

11.38   SECONDO TURNO.   Parmelin 117, Aeschi 78, Gobbi 30. Adesso sembra segnata.

“Il minor male per la sinistra: in governo un UDC moderato e influenzabile”. Parole sante. Pensiamo ai ministri UDC: Samuel Schmid, Ogi, Schlumpf (Leon), … Adesso Parmelin. “Noi vi concediamo l’ingresso in governo ma…”

A Parmelin mancano TRE voti. Il terzo turno sarà l’ultimo.

Tutti dicono che il risultato che si sta delineando sarà – per gli interessi del Ticino – il peggiore: TRE romandi!

Nota storica. Tra Pioda e Motta… 47 anni di digiuno!

11.55    TERZO TURNO.   Parmelin 138, eletto. Determinante la decisione dei socialisti di puntare sul suo nome. L’UDC torna in governo con piena rappresentanza, senza troppa gioia.

Aeschi 88 (nettamente stroncato), Gobbi 11.

Le violente emozioni del 2007 sono lontane.

SIPARIO

Seguiranno in serata i commenti (non nel pomeriggio)