“La nostra lettura è che questo referendum viene lanciato per difendere dei chiari interessi particolari, mettendo in secondo piano i bisogni della collettività.” 

(dalla lettera aperta di Ivo Dürisch a Herbert Bolliger)

Visto che ho la possibilità di dire la mia, mi permetto di contestare fermamente l’opinione dell’on. Dürisch. Il Referendum (se riesce) dà la parola al popolo. Se il popolo vota SÌ all’ecotassa Dürisch ha vinto. Se vota NO Dürisch ha perso. Tutto qui.

Post scriptum. La mossa della Migros e delle Associazioni economiche è qualificata di “irresponsabile e POPULISTA”. La cosa buffa è che essa punta direttamente contro il provvedimento ideato e promosso da un ministro del Partito populista.

Dove sono i populisti? Tra gli scaffali della Migros? In via Monte Boglia? Ai posteri l’ardua sentenza!

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UDC TicinoCOMUNICATO STAMPA

Tassa di collegamento: l’UDC Ticino sostiene il referendum

Il comitato cantonale dell’UDC, riunito martedì 22 dicembre 2015 a Tenero, ha deciso – all’unanimità con due astensioni – di sostenere il referendum lanciato dalle associazioni economiche contro la tassa di collegamento inserita nel preventivo del cantone approvato dal Gran Consiglio lo scorso 16 dicembre. La stessa posizione è stata assunta dagli esponenti presenti dei Giovani UDC, che avevano rinunciato a lanciare loro stessi il referendum, ma che sono ben contenti (salvo alcuni membri della Direttiva) di appoggiarlo al motto “Basta con la politica del tassa e spendi”.

Molti gli argomenti presentati a favore di questa decisione: l’inefficacia di questa tassa su una moderazione reale del traffico – in particolare a causa della cronica inadeguatezza della rete di trasporti pubblici -, il fatto che la tassa va a colpire solo per il 30% i frontalieri mentre per il 70% sarebbe un ulteriore balzello sulle spalle dei residenti, l’ulteriore ostacolo che questa rappresenta nei confronti di un’economia già in difficoltà a causa della situazione congiunturale ma, soprattutto, il carattere pretestuoso di questa nuova imposizione che, camuffata da ecoincentivo, contrabbanda la volontà di incamerare 18 milioni di franchi a parziale copertura di spese che questo Cantone non riesce a ridurre. Anche lo spauracchio dell’aumento del moltiplicatore cantonale con cui si è voluto e si vuole, per così dire, ricattare gli oppositori, non ha fatto presa. Innanzitutto, perché detto aumento non è un meccanismo automatico bensì dipende dall’approvazione di una maggioranza qualificata del Gran Consiglio e, secondariamente, perché un suo rifiuto da parte di quest’ultimo imporrebbe finalmente al governo di procedere senza se e senza ma alla riduzione delle spese, pena mettersi fuori legge.

L’UDC Ticino e i Giovani UDC collaboreranno quindi attivamente alla raccolta delle firme e alla successiva campagna di voto contro questo ennesimo tentativo – avallato da una maggioranza, seppure risicata, del Gran Consiglio – di mettere mano una volta ancora al portafogli del contribuente.

L’UDC Ticino ha poi fissato la data del suo congresso cantonale che avrà luogo domenica 24 gennaio 2016, ore 10.30, presso la sala O.T.A.F di Sorengo. All’ordine del giorno ci sarà la nomina del nuovo presidente e di due vicepresidenti (Sopraceneri e Sottoceneri). La convocazione ufficiale è apparsa nell’organo del partito, Il Paese, del 18 dicembre 2015.

UDC Ticino