logicaIn un suo articolo pubblicato su LiberaTV l’on. Giovanni Merlini si esprime sulla bocciatura della nota moratoria, citando il parere di un esperto. “Egli ha invitato a non soccombere alla sindrome dell’idraulico polacco, rilevando che il Ticino non sarà invaso da medici stranieri e che la torta essendo quella che è, se i commensali aumenteranno, le fette diventeranno giocoforza un po’ più sottili per tutti“.

Al di là della buffa (e sin troppo significativa!) espressione di “commensali” affibbiata ai medici, occorre dire che  la logica del discorso è solo apparentemente ferrea. In realtà è dimostrabile (e perfettamente comprensibile) che il consumo di prestazioni sanitarie aumenta con l’aumentare dell’offerta. Non è che la gente sia “più ammalata”: semplicemente, CONSUMA di più.

Ho scritto su Facebook (e riporto anche qui). “Supponiamo (introduco delle cifre, spero plausibili, per esemplificare) che 100 medici praticanti in una determinata regione fatturino complessivamente 30 milioni. Se nella stessa regione i medici diventano 150, quanto è probabile che la “fattura” rimanga inchiodata a 30 milioni? Parlo del mondo reale, non del mondo delle fate.”

L’on. Beltraminelli, che si è sin troppo arrabbiato, ha scritto che in un anno e mezzo (fuori moratoria) nel nostro Cantone si sono contati 249 medici in più. Se è una balla, prendiamola per tale. Ma se è la verità, io dico che è impressionante.