Sara Beretta Piccoli y

No, non vi siete persi l’ennesima storica partita di calcio tra Svizzera e Italia!…

In questi giorni, a Milano, dopo diverse settimane di sforamento dei limiti di PM10 e PM2,5 è stato dato il via libera alle contromisure da parte del comune per cercare di limitare i danni atmosferici, nella fattispecie è previsto un blocco totale diurno degli autoveicoli.

MeteoSvizzera, dal canto suo, comunicava al 22 dicembre 2015, (in collaborazione con l’ufficio di statistica del Cantone Ticino) che: “Per il secondo anno consecutivo il mese di novembre ha fatto registrare delle condizioni estremamente miti. A livello svizzero, la temperatura mensile ha superato la norma 1981­2010 di ben 2,7 °C. Dall’inizio delle misurazioni nel 1864, soltanto nel 1994 con 3,3 °C e nel 2014 con 3,1 °C è stato rilevato uno scarto positivo ancora più grande. Oltre al caldo, al sud delle Alpi il mese ha pure portato una siccità eccezionale, mentre la persistenza di situazioni di alta pressione senza nebbia ha avuto come conseguenza un elevatissimo numero di ore di sole anche al nord delle Alpi. Le stazioni di Lucerna, Altdorf e Lugano hanno così registrato il novembre più soleggiato dal 1961 e numerose altre il secondo o il terzo.”

Purtroppo questa situazione di deficit idrico, come pure la permanenza di temperature elevate per la stagione, ha fatto sì che si acutizzasse il problema delle polveri fini, con un conseguente deterioramento dell’aria che respiriamo; infatti In questi giorni la concentrazione di polveri fini ha superato la soglia dei 50 µm/m3 ed è vicina a quella de 75 µm/m3.

Ma cosa sono le polveri fini?

La polvere è composta di particelle di diversa grandezza, molte delle quali misurano meno di un centesimo di millimetro. Queste particelle vengono denominate polveri fini in sospensione o pulviscolo (PM10, indicatori generali della qualità dell’aria) e sono un miscuglio fisico­chimico molto complesso. Esse vengono emesse attraverso quattro tipi di processi:

● Processi di combustione in cui le polveri fini vengono emesse direttamente. Esse sono denominate polveri fini primarie (per la maggior parte si tratta di aggregati di idrocarburi policiclici aromatici che spesso hanno potere cancerogeno)
● Processi di formazione di aerosols a partire da altri inquinanti primari, tra cui gli ossidi di azoto, precursori dell’ozono, e il diossido di zolfo. Esse sono denominate polveri fini secondarie e si tratta nella maggior parte dei casi di nitrato di ammonio o di solfato di ammonio.
● Processi di usura del manto stradale e dei pneumatici
● Processi di erosione naturali

Sulle superfici delle polveri fini in sospensione aderiscono spesso dei metalli pesanti come il piombo e il cadmio rendendole ancora più pericolose. Si calcola che nell’aria svizzera la frazione di polveri fini più piccola di 2.5 micrometri (PM2.5) rappresenti gran parte del quantitativo di PM10 (fino all’ 80%). Nel 2000 le emissioni di polveri fini in Svizzera sono state pari a 21’000 tonnellate, di cui il 44 per cento causato da processi d’incenerimento incompleti di carburanti e combustibili, compreso il legno. Il contributo dei motori diesel (trattori, macchine da cantiere, autocarri, autovetture) è stato invece del 17 per cento circa. Una parte consistente di tali emissioni (15 %) è imputabile alle stufe a legna e alla combustione di rifiuti forestali. Il rimanente (56 %) è stato liberato da processi industriali, dall’abrasione di pneumatici e binari ferroviari nonché dal sollevamento di polveri da strade, stalle, superfici agricole utili e cantieri edili.Inoltre, le polveri fini possono presentarsi anche sotto forma di particelle secondarie, che si formano soltanto nell’aria a partire da inquinanti precursori come l’ammoniaca, gli ossidi di azoto (NOx), il biossido di zolfo (o anidride solforosa, SO2) e i composti organici volatili (COV). Una piccola parte proviene da fonti naturali (ad es. la polvere del Sahara o il sale marino). Le polveri fini sono formate da numerosi composti chimici.

Ora a dicembre, in particolare nel Mendrisiotto, le concentrazioni medie giornaliere di polveri sottili (PM10) sono aumentate, tanto da superare, nelle due stazioni di misura di Chiasso e Mendrisio, (il valore medio giornaliero registrato martedì 2 dicembre è stato di 109 μg/m3 a Chiasso e di 105 μg/m3 a Mendrisio) la soglia d’informazione stabilita dal Decreto esecutivo concernente le misure d’urgenza in caso d’inquinamento atmosferico acuto del 30.1.2007 e fissata a 75 μg/m3. (cfr. Art. 2 Se in almeno due stazioni di misurazione rappresentative per l’esposizione della popolazione la concentrazione media giornaliera di polveri sottili PM10 eccede 75 microgrammi per metro cubo oppure la concentrazione media oraria di ozono eccede 180 microgrammi per metro cubo, sono emesse delle raccomandazioni alla popolazione in favore della riduzione delle emissioni inquinanti l’aria).

Sulla base di queste considerazioni e come stabilito dall’art. 2 del Decreto esecutivo concernente le misure d’urgenza in caso d’inquinamento atmosferico acuto, il Dipartimento del territorio raccomanda pertanto alla popolazione alcune misure atte a diminuire le emissioni di PM10, tra cui:

il divieto d’uso di macchinari, apparecchi e veicoli a carburante diesel sprovvisti di filtro contro il particolato sui cantieri e in ambito agricolo e forestale; il divieto d’uso di combustibile solido (legna, carbone ecc.) per impianti di riscaldamento secondari, o la limitazione della velocità in autostrada; cosa che però non è avvenuta.

Forse sarebbe stato auspicabile introdurre le suddette misure “preventive”, anche perché fino a Capodanno non sono previste precipitazioni di rilievo, ma questa volta il governo non è intervenuto a tutela del cittadino! In compenso, ora i dati relativi alle polveri fini si possono consultare su una nuovissima app chiamata aircheck (cfr. immagine allegata, dove tra l’altro i valori sono stati nuovamente superati a Chiasso per il giorno di Natale!)

Non credo serva ricordare che l’aria che respiriamo è quella che ci tiene in vita, e che un peggioramento permanente di questa fonte essenziale di vita, porterà ad un aumento delle malattie respiratorie (oggi già seconda causa di morte!) Qualcuno mi direbbe:”Questi sono i tempi della politica”! Io mi dico, se andiamo avanti così, non arriviamo manco al “secondo tempo”!

Sara Beretta Piccoli

(Presidente Associazione Donne PPD Cantone Ticino)