Cap 2016 1

Capodanno 2016 – Il discorso del Sindaco

Care concittadine, cari concittadini, autorità civili e religiose,
cari amici,

benvenuti e Buon Anno a tutti, grazie per essere qui con noi in questo primo, splendido, e beneaugurante mattino del 2016! E’ per me molto bello poter iniziare l’anno insieme a voi, cittadine e cittadini di Lugano, e insieme agli ospiti e agli amici che ci siamo fatti lungo il cammino e che ci hanno raggiunto da altre regioni del nostro cantone. Ve ne sono davvero grato.

Più di qualsiasi cosa, in questo primo giorno dell’anno, in questa prima occasione pubblica del 2016, vorrei farvi sentire che le parole non sono solo parole, che i discorsi – belli o brutti – non sono fatti per mestiere o per abitudine. Vorrei farvi sentire che mi rivolgo a voi per trasmettervi quello che ho nel cuore.

Il mio cuore e anche la mia mente, in questi ultimi tre anni sono stati occupati, come mai avrei potuto credere, dalla nostra Città e dalla ricerca del bene per i suoi cittadini.

L’anno scorso, all’inizio del 2015, proprio qui, dicevo che ci preparavamo a vivere il nuovo anno con fiducia e aspettativa. Ebbene, oggi posso dire che la fiducia è stata ben riposta e le aspettative per la nostra città si sono realizzate in una misura che non osavamo sperare.

Le mie parole di riconoscenza vanno alla compagine municipale qui riunita al gran completo: Giovanna Masoni Brenni, Cristina Zanini Barzaghi, Michele Foletti, Lorenzo Quadri, Michele Bertini e Angelo Jelmini. Insieme abbiamo fatto scelte importanti, insieme abbiamo preso decisioni a volte impopolari, insieme ci siamo presi responsabilità grosse. I primi frutti che abbiamo iniziato a cogliere ci stanno dando ragione. Giungiamo quindi alla fine della legislatura soddisfatti per quanto svolto e con una grande carica per continuare nella direzione intrapresa.

Il centro di tutto siete voi, cittadine e cittadini della Città di Lugano. Nel 2015 abbiamo riorganizzato l’amministrazione partendo da qui. Poiché politica e amministrazione valgono solo se impegnano con trasparenza e perseveranza a servire i cittadini. Quanto viene ideato, costruito e realizzato ha come obiettivo il benessere dei cittadini.

Vogliamo quindi essere più solidi al nostro interno per poter lavorare con maggiore efficacia a beneficio di tutti. Questo è il senso del Progetto Nuova Amministrazione, di cui forse avrete sentito parlare, e che risponde alle esigenze di una città moderna, che oggi siede nel club delle dieci maggiori città svizzere con gli onori e gli oneri che ne derivano. Ci siamo presi la responsabilità di revisionare la macchina, anche se questo ha comportato un inevitabile pit stop, e ora siamo ripartiti. La rottamazione non fa per noi.

La nuova struttura dell’amministrazione cittadina che proprio oggi entra ufficialmente in esercizio ci consentirà di marciare in modo spedito verso gli obiettivi definiti nelle Linee direttive per le diverse politiche settoriali.

Infatti quest’anno (ed è una novità) il Municipio ha condensato in un documento denominato Lugano 2025 a disposizione di tutti (sul sito della Città o in cancelleria) le Linee direttive della Città di Lugano, che presentano le vie di sviluppo per i prossimi anni, la strategia, le visioni, gli obiettivi e le misure per raggiungerli.

Non ho usato a caso il termine “responsabilità”, per me questa è la parola fondamentale che segna il limite tra pienezza e vacuità. “Responsabilità” deriva dal termine latino che significa “rispondere”. Sono quindi responsabile quando guardo in faccia la realtà, quando ne prendo atto senza artifici, e faccio tutto il possibile per partecipare alla costruzione di un mondo migliore. Non nel senso letterale di cambiare il mondo, ma piuttosto nel mettermi in gioco in tutto quello che faccio, anche nelle piccole cose, nonostante la fragilità e le paure che abbiamo tutti. Ognino di noi è chiamato a questo.

L’anno scorso il nostro ospite d’onore è stato il poeta Fabiano Alborghetti (che è qui in sala e saluto) che ci ha fatto il grande dono di scrivere una poesia per la Città. Il titolo è Equazione della responsabilità per ogni nuovo anno e vi invito ad andarla a leggere (l’abbiamo pubblicata sulla homepage del sito della Città).
Ve ne cito solo pochi versi:

“Se potesse la bellezza farsi largo
tanto quanto la durezza, offrire almeno del sollievo
un gesto teso, carità.

Io ho deciso: ti prometto resistenza
O meglio ancora: darò forma alla speranza. (…)
La speranza, ho imparato, canta sempre sottovoce.
Ha un canto basso, in controluce.

Sembianze precise. Somiglia a noi.”

Responsabilità, speranza, inclusione, rete. Ognuno è chiamato a fare la sua parte, ma l’unione fa la forza. Giovani, anziani, educatori, famiglie, il futuro dipende da tutti noi.

In questa legislatura breve che si avvia al termine, con la macchina sempre in movimento abbiamo smontato, rimontato, pulito e potenziato il motore, avviando riforme infrastrutturali che oggi ci rendono una città più forte e una amministrazione più solida, e il cui frutto giungerà a maturazione nei prossimi anni.

Siamo certi che il lavoro svolto abbia gettato solide fondamenta per una città che continuerà a rinnovarsi, consolidarsi e realizzare i progetti che ci stanno a cuore. Il mio e il nostro atteggiamento – poiché è grazie a questo Municipio se oggi ci siamo tolti un fardello di dosso – è sempre stato quello di guardare lontano ma tenere i piedi ben piantati per terra.

Abbiamo bisogno di coesione, a tutti i livelli. (Il Sindaco sviluppa la politica dei quartieri)

Come abbiamo scritto nelle Linee direttive, oggi ci troviamo a un bivio. La città ha raggiunto dimensioni considerevoli e, di conseguenza, oltre che di una conduzione politica coesa ha bisogno di un orientamento aziendale. Oggi i tempi sono maturi per promuovere un cambiamento di mentalità (e questa è sempre la cosa più difficile…) e per mettersi al passo con i tempi secondo i principi di efficacia ed efficienza.

Perciò siamo molto lieti di avere come ospiti quest’anno due consiglieri di Stato, Christian Vitta e Claudio Zali. Leggo quindi una conferma di una stima e un interesse reciproci, e spero sia il primo passo verso relazioni ancora più strette.

In particolare, Lugano spalanca le braccia alla presenza qui del ministro dell’economia, un settore che ci sta particolarmente a cuore e su cui abbiamo riflettuto parecchio nell’anno appena trascorso. Infatti, Lugano ha giocato e continuerà a giocare un ruolo trainante per l’economia cantonale e l’economia è uno degli assi portanti della strategia di sviluppo della Città.

Si è parlato tanto di crisi economica e finanziaria, ma oggi voglio per prima cosa ricordare le buone notizie. La buona notizia è che il nostro cantone non è più a traino dell’economia nazionale, come dice il prof. Mauro Baranzini già nel titolo del suo rapporto sulla politica di sviluppo economico 2016-2020, siamo “oltre metà guado”.

La nostra economia sta recuperando terreno rispetto alla media svizzera; la creazione di posti di lavoro in Ticino negli ultimi dieci anni ha tenuto il passo con la tendenza nazionale e negli ultimi semestri l’ha addirittura superata; il tasso di disoccupazione sta convergendo verso la media nazionale; le esportazioni di merci dal Ticino hanno tenuto meglio che a livello svizzero. Sono buone notizie per Lugano e per tutti noi.

La Città di Lugano, da parte sua, è ben consapevole del ruolo che può giocare in questo settore. La piazza finanziaria sulla quale abbiamo potuto contare fino al 2010 e che ci permetteva di vivere di rendita grazie agli introiti milionari delle sue imposte è tutt’ora in una fase di transizione.

Ne abbiamo preso atto e abbiamo colto la sfida, a volte abbiamo avuto il fiato corto, ma ora abbiamo ricominciato a respirare a pieni polmoni, poiché dal profondo rosso del consuntivo 2013 siamo tornati quest’anno a vedere la luce in fondo al tunnel. Questo ci permette di continuare a progettare e costruire la città di domani. (Il Sindaco sviluppa: LAC; Polo turistico-alberghiero al Campo Marzio; Polo sportivo e degli eventi; PR unitario)

Un altro asse principale per lo sviluppo della città è quello legato al territorio, alla valorizzazione e alla tutela dell’ambiente. La sostenibilità, il verde e gli spazi pubblici sono oggi temi centrali nelle scelte della Città, poiché li riteniamo essenziali per la qualità di vita di una regione. (Il Sindaco sviluppa l’Asse verde).

Sappiamo che l’accessibilità e la mobilità sono due fattori competitivi essenziali e anche Lugano guarda con ottimismo all’entrata in esercizio quest’anno di AlpTransit, che accorcerà le distanze con Zurigo e il resto della Svizzera, ma purtroppo non (ancora) con Milano, privandoci di uno sbocco essenziale per tutto il Canton Ticino.

Chiediamo dunque ai rappresentanti cantonali qui presenti di moltiplicare gli sforzi anche in questa direzione. L’inaugurazione di AlpTransit dev’essere anche l’occasione per ribadire questa volontà, e i qualsiasi forma potrà essere utile il nostro appoggio, noi ci saremo. (Il Sindaco sviluppa: stazione e funicolare, inaugurazione 11.12.16; Tilo, metropolitana a cielo aperto; Rete Tram; Lugano Airport).

Per concludere, tracciamo un identikit di Lugano, come è oggi e come la vogliamo. Oggi la nostra è una città con i piedi per terra, consapevole dei suoi valori competi- tivi, equilibrata nell’utilizzo delle sue risorse, orientata a un’azione sistemica e collaborativa, attenta all’evoluzione del contesto regionale, nazionale e internazionale.

Una città aperta alla cultura e all’innovazione, sostenibile e accessibile, che ha a cuore il suo territorio, rispettosa dell’ambiente, attenta al suo paesaggio e decisa a preservarlo poiché è la sua maggiore ricchezza. Una città riconoscente ai cittadini e alle cittadine, presente nei suoi quartieri, accogliente con gli ospiti.

Una città che parla molte lingue e interagisce con tanti mondi, cercando di far beneficiare di queste relazioni la società, l’economia, la ricerca. Una città solidale, sicura e a misura d’uomo, attenta alla qualità dei suoi spazi pubblici.

Durante l’anno che sta iniziando ci saranno molte occasioni per parlarci e per ascoltare il feedback dei cittadini, l’importante per me oggi è dirvi che ci siamo, siamo al vostro fianco e investiamo le nostre energie per costruire una città migliore, la città che vogliamo.

La conclusione del Sindaco è dedicata all’apertura del LAC, l’evento più importante per la città nel 2015!

Marco Borradori