Pubblico con piacere la lettera della sempre impegnata Mara Grisoni, ecologista. La sua perorazione va benissimo ma un piccolo appunto glielo voglio fare. Quando scrive, testualmente: “[…] al recupero dei 18’000’000 necessari per il trasporto pubblico (si tratta di soldi che con o senza tassa dovranno essere recuperati in qualche modo!)” Mara imposta il discorso in un modo fondamentalmente errato.

Zali GobbiSembra quasi che ci si obblighi a procedere nel seguente modo (tipico della sinistra): prima decidiamo quanto “dobbiamo” spendere; poi – a suon di tasse – imbarchiamo i soldi necessari. 18 milioni sembrano persino pochi (il compito è immane). Se, putacaso, ce ne volessero 36 ? Bene, allora ne rastrelliamo 36. Ma… non c’è solo la mobilità! C’è anche la scuola. “Dobbiamo”, è urgente, abbassare il numero massimo di allievi per classe, per offrire un filo di sollievo ai nostri docenti, giunti ormai alle soglie del “burn out” permanente? Costa (diciamo)… 40 milioni? Il contribuente li darà, sarà felice di darli. E così via e così via. Con questi sistemi e questa mentalità l’esplosione della spesa statale è automatica e spettacolare.

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Grisoni xyzCon queste righe vorrei ringraziare l’onorevole Zali perché finalmente in Consiglio di Stato è arrivata una persona che con impegno porta avanti progetti lungimiranti a favore del territorio e dell’ambiente. Fino ad oggi non mi sono mai pentita della fiducia riposta in lui nonostante io non sia leghista. Ma forse la differenza sta nel fatto che io non ho “interessi personali” da proteggere e quindi, quando sento parlare, per esempio, di “tassa di collegamento”, non mi preoccupo affatto.

Certo la parola “tassa” spaventerebbe chiunque ed è per questo che è necessario informarsi e non limitarsi ad ascoltare chi proclama tragicamente l’aumento di tasse per i ticinesi.

E così, dopo aver letto le argomentazioni del referendum ho deciso di approfondire un po’ la questione ascoltando le opinioni di favorevoli e contrari e leggendo il messaggio governativo. Innanzitutto, è dal 1994 che c’è la possibilità di prelevare una tassa sui grandi generatori di traffico (“Chi genera importanti correnti di traffico è tenuto a contribuire finanziariamente all’offerta di trasporto pubblico tramite il versamento di una tassa di collegamento”, art.35 della Legge sui trasporti pubblici del 6.12.1994) vincolata e destinata ai trasporti pubblici. Questo significa che oltre all’on. Zali, qualcun altro ha già trattato il tema…

È bene specificare inoltre che la suddetta tassa non sarà destinata né ai ticinesi, né ai lavoratori, né a chi fa la spesa in Ticino bensì a chi è proprietario di 50 o più parcheggi. Questo significa che la tassa andrebbe a “colpire” le aziende e i centri commerciali di grosse dimensioni (appunto i GRANDI generatori di traffico) i cui dipendenti, per lo più d’oltre frontiera, si spostano regolarmente uno per auto. Può darsi che qualche imprenditore decida di far pagare i parcheggi ai suoi dipendenti oppure che nei grandi magazzini vengano introdotti dei parchimetri collettivi.

Conseguenze : 1) anche i frontalieri contribuirebbero in buona parte al recupero dei 18’000’000 necessari per il trasporto pubblico (si tratta di soldi che con o senza tassa dovranno essere recuperati in qualche modo!) 2) qualche ticinese tornerebbe a fare la spesa nei piccoli negozi di paese (questo si che sarebbe un bene per l’economia locale!)

Insomma, se vogliamo un aumento dell’efficienza e della capillarità dei trasporti pubblici, dobbiamo anche dare fiducia a chi lavora in questo senso. In questo Cantone chi fa qualcosa (specialmente per il territorio e per l’ambiente) viene sempre criticato come se traffico e smog siano problemi secondari ma non è così, non per tutti almeno! Per me la salute viene al primo posto, a qualsiasi costo!

Ricordate solo che se non dovesse passare, saremo ancora noi ticinesi a rimetterci mentre gli imprenditori e i frontalieri se la rideranno per l’ennesima volta e a tasche piene!

Mara Grisoni