wellnessIl Ministero Pubblico e la Polizia cantonale segnalano che la Procuratrice Raffaella Rigamonti ha rinviato a giudizio dinanzi alla Corte delle Assise correzionali una sessantenne cittadina svizzera, ipotizzando nei suoi confronti i reati di ripetuta truffa qualificata e di ripetuta falsità in documenti.

I fatti contestati – accaduti fra il 2003 e il 2011 – sono da ricondurre alla sua attività professionale, titolare di un centro benessere situato a Lodrino. In particolare, la donna è accusata di avere, in correità con numerosi clienti, ingannato con astuzia le assicurazioni complementari di diverse Casse malati, fatturando trattamenti riconosciuti e quindi rimborsati, ma in realtà mai avvenuti. L’importo complessivo ottenuto grazie alle false fatturazioni ammonterebbe ad oltre 700 mila franchi (in parte nel frattempo rimborsati da diversi clienti).

Per quanto concerne i clienti correi, si segnala che nei loro confronti sono stati emessi dei decreti d’accusa (in totale 144 decreti d’accusa, di cui 111 nel frattempo già cresciuti in giudicato).