Zali GobbiSecondo il Corriere odierno contro la Tassa di collegamento ideata da Claudio Zali e approvata dal Gran Consiglio sarebbero state raccolte dalle Associazioni economiche promotrici del Referendum già ventimila firme.

La consegna alla Cancelleria dello Stato avverrà il 29 gennaio. Il popolo voterà domenica 5 giugno.

* * *

20000Le Associazioni economiche fanno sul serio e, ben organizzate e potenti, picchiano sodo. I partiti si tengono in secondo piano (ma staranno meditando il da farsi).

Emma, Lucibello, Dedini, Padlina, ecc. … hanno avuto SEI voti in Parlamento, un risultato al limite del bizzarro (e, volendo usare una brutta parola, dell’ipocrisia). 64 a 6. Ma adesso la musica è tutt’altra.

Il voto assumerà sempre più il significato di un test incentrato sulla figura carismatica della nuova superstar leghista, “l’Unico che fa qualcosa”, assurto rapidissimamente ai primi piani della politica: il consigliere di Stato Zali, che gode di un vasto numero di ammiratori, ben oltre i confini della Lega. Per lui la prova sarà cruciale e decisiva. Mentre per i suoi avversari – non tanto suoi quanto del Movimento populista – la tentazione di assestare un colpo gobbo a una forza politica all’apparenza invulnerabile sarà (logicamente) irrefrenabile. “Posso resistere a tutto, tranne che alla tentazione” soleva dire lo sfrontato Oscar Wilde.

Se le cose andranno storte, Zali potrà fare la figura del martire. Della vittima dei cattivi.