Socrate morenteDal 16 febbraio a Parco Ciani si torna ad ammirare il Socrate morente, copia in vetroresina della scultura realizzata dallo scultore russo Markus Antokolski, oggi ripulita e riportata allo splendore.
La scultura rappresentante il filosofo greco fu realizzata da Antokolski nel 1876. È un’opera che rispecchia perfettamente lo stile dello scultore russo, dedito a ritratti e soggetti storici. Essa apparteneva alla famiglia Maraini. La scultrice milanese Adelaide Pandiani, figlia dello scultore Giovanni Pandiani e moglie dell’ingegnere luganese Clemente Maraini, morendo nel 1917 la donò alla Città di Lugano cui era molto legata. Nella donazione si parlava di “originale in marmo”, si scoprì dopo che si trattava di una copia. Infatti del Socrate morente, avvolto in un panno e adagiato su un trono dallo schienale semicircolare, lo scultore stesso realizzò alcune copie dopo aver ricevuto la Medaglia d’oro all’Esposizione Universale di Parigi. Era infatti tra le sue opere di maggior successo.
La scultura fu situata nella darsena del parco civico dove rimase fino al 1998, anno in cui il Municipio decise di rimuoverla per via degli atti di vandalismo cui era ripetutamente sottoposta. L’opera venne restaurata e ne fu realizzata una copia in vetroresina, materiale più resistente agli agenti inquinanti e di più facile manutenzione, nel parco dal 2007.
Oggi ripulita, torna a splendere e interrogarci come solo il filosofo sapeva fare: “Perché vi disperate? – così Socrate morente ai suoi discepoli – Non sapevate che dal giorno in cui sono nato, la natura mi ha condannato a morire? Meglio farlo in tempo, col corpo sano, per evitare la decadenza”.
– Fondazione IAC –