Parole ed emozioni di Giovanna Chirri, vaticanista. Dal portale www.famigliacristiana.it

benedetto-xvi-6 yL’11 febbraio 2013 è festa in Vaticano per l’anniversario dei Patti Lateranensi. Papa Ratzinger tiene un concistoro per i decreti di canonizzazione di alcuni santi, tra cui i martiri di Otranto, molto venerati in Puglia.

Cediamo la parola a Giovanna Chirri, vaticanista dell’Ansa, la giornalista che per prima diede la notizia al mondo.

“Benché il Concistoro a quel punto debba essere finito, il Papa resta seduto, e comincia a leggere, sempre in latino, da un foglio bianco che tiene in mano. Dice subito due cose: che non ha convocato i cardinali solo per i decreti delle canonizzazioni, ma deve dire una cosa “importante per la vita della Chiesa”, e che sta diventando vecchio: “ingravescente aetate”. A queste parole è come se una mano mi afferrasse la gola e mi si gonfiasse un palloncino dentro la testa: la “Ingravescentem aetatem” è il documento con cui Paolo VI tolse ai cardinali ultraottantenni il diritto di eleggere i papi, sono le parole per il pensionamento. Benedetto XVI continua a parlare nel suo latino che per fortuna mi suona molto più comprensibile di quello del cardinale Amato, parla a lungo, dicendo di non aver più le forze per governare la barca di Pietro in un mondo sempre più veloce. Spiega che in coscienza ha deciso di lasciare, che i cardinali dovranno tenere un conclave per l’elezione del successore e stabilisce l’inizio della sede vacante alle 20 del 28 febbraio.

Io sento ma è come se non sentissi, continua a mancarmi il fiato e le gambe mi tremano da seduta, la sinistra non riesco proprio a tenerla ferma, neppure bloccandola con il palmo della mano. Comincio a telefonare a raffica…”