Il Numes Ticino contrario all’iniziativa di “attuazione” dell’UDC

Inesplicabilmente manca il termina “nazista”. Non so come sia potuto accadere (forse una svista della segretaria). Il comunicato mi è stato inviato da Sergio Roic, attivo esponente del NUMES Ticino (il cui presidente è Jacques Ducry).

Volendo tributare una lode al testo si può sottolineare che è breve.

L’argomento circa il guasto nei nostri rapporti con l’UE (utilizzato anche dal PLR) potrebbe essere presentato così (e indubbiamente molti così l’intendono): se vogliamo andare d’accordo con l’UE… dobbiamo tenerci i criminali!

attuazioneLa sezione ticinese del Numes (Nuovo movimento europeo svizzero) è particolarmente preoccupata dalle sorti, per il nostro Paese, la Svizzera, se la votazione popolare a livello nazionale a proposito dell’iniziativa di “attuazione” (“rinvio automatico dei criminali stranieri”) sarà approvata dal popolo e dai cantoni il 28 febbraio prossimo.

Il Numes Ticino ritiene che l’iniziativa di “attuazione” sia chiaramente disumana, vessatoria nei confronti di una parte della popolazione residente ed ingiusta.

Il Numes Ticino definisce questa iniziativa come “antisvizzera”, dato che lede sia la Costituzione che i suoi interessi, in particolare, rischia di far precipitare nuovamente i rapporti già tesi con l’Unione Europea per quel che concerne i diritti umani.

Il Numes Ticino consiglia quindi ai cittadini di porre un NO nell’urna il 28 febbraio quando si recheranno al voto in merito all’iniziativa di “attuazione” dell’UDC.