Barbara VanninIl servizio de “Il Caffè” di oggi (domenica 21 febbraio) ha raccontato di una Chiasso un po’ troppo ingrigita. Ho notato come si sia più volte sottolineato quanto Mendrisio sia più avanti di noi, e come manchi della progettualità. A me non sembra proprio così, soprattutto con gli sforzi profusi in questi ultimi mesi per migliorare e fare ancora meglio di come si è fatto in passato.

Chiaramente, in un periodo elettorale, si cerca sempre di portare agli estremi sia i problemi (che fino a poco prima non lo erano), e sia i risultati ottenuti (che toccano relativamente la cittadinanza). Ciò non toglie che ci si dovrà nuovamente e seriamente chinare su diversi aspetti: in primis sulle questioni legate all’economia, al mercato del lavoro, allo sviluppo urbano e alla sicurezza. Si dovrà, a livello di Municipio e di Amministrazione, attivare una strategia di promozione territoriale concertata e condivisa, ma soprattutto mirata e misurabile, e questo per rilanciare l’identità di Chiasso mettendo in luce le sue peculiarità, soprattutto perché in questo ambito siamo stati carenti e si poteva fare operazioni studiate meglio.

Ora si tratta di attivare dei canali di comunicazione moderni che rispondano alle nuove aspettative dell’utenza: un sito web dinamico, attuale e migliorato nell’usabilità; insistere sull’incisività dell’Ente Regionale di Sviluppo del Mendrisiotto e Basso Ceresio per individuare progetti che possano avere effetti sul territorio; rilanciare e rafforzare l’Associazione Promovimento Economico di Chiasso (APEC) puntando su iniziative e attività che incentivino l’insediamento sia di imprese socialmente responsabili, sia di persone che desiderano godere di una cittadina alla quale, molto si può rimproverare, tranne il fatto che le manchino servizi di prossimità di buona qualità. Si può rendere Chiasso un “laboratorio” per favorire il lancio di attività diversificate e di nicchia (solo a Chiasso ci sono 50 bar per 8’000 abitanti…), creando curiosità e una forte attrattiva anche assumendosi dei rischi.

Ma importante sarà anche il lavoro sul comparto FFS: per decenni il nostro territorio è stato squarciato da quasi un centinaio di chilometri di materiale rotabile, ed è per questo che ora si prospetta una grande opportunità di riqualifica e di sistemazione. Credo che, non solo il PLR ma anche tutte le altre compagini politiche, saranno concordi che si dovrà lavorare bene insieme per rendere attrattiva una zona che acquisterà, in pochi anni, nuovo prestigio.

Per quanto riguarda la sicurezza, sono convinta che le forze dell’ordine facciano uno sforzo notevole per garantire la sicurezza con gli effettivi a disposizione, ma che, come tutti sappiamo, non sono ancora sufficienti. In più occasioni però ho avuto modo di ribadire che, per chi ci vive, Chiasso non è una città più pericolosa di molte altre e che, alla sera e in quanto donna, sarei intimorita a girare da sola tanto nel mio Comune, quanto a Lugano o a Bellinzona.

Infine insisto sul fatto che a partire dal 10 di aprile si dovrà iniziare con un vero e proprio lavoro di rilancio dell’immagine di Chiasso. Una linea guida strategica che nasca e che sia prontamente in grado di contribuire a dissipare quella percezione, forse un po’ troppo negativa e — non so perché alimentata spesso dai media—, che ultimamente mette in cattiva luce anche quelle iniziative che potrebbero contribuire a ridare fiducia a chi Chiasso la vive e anche a chi no. Chiamiamo questo programma “Immagine Chiasso 2020″ (o con un qualsiasi altro nome che abbia un senso) che sia uno strumento che funga da stimolo per ridare energia e colore a una realtà, la nostra, che è grigia solo nelle parole di chi non vuole ammettere che c’è ancora moltissimo potenziale. Sono convinta che attivando gli strumenti giusti i risultati, e quindi anche la percezione positiva, ritorneranno ancora più forti di prima!

Barbara Vannin,
imprenditrice e candidata PLR al Municipio e al Consiglio comunale di Chiasso