Il dottor Orlando Del Don ci segnala questa importante riunione, sull’esito della quale – se verremo in possesso di un’adeguata informazione – riferiremo ai nostri lettori.

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UNIONE DEMOCRATICA DI CENTRO, SEZIONE DI BELLINZONA. CONVOCAZIONE RIUNIONE STRAORDINARIA
Giovedì 17 marzo 2016

A seguito delle inqualificabili e offensive dichiarazioni, dei vergognosi e gratuiti attacchi e delle strumentali polemiche divulgate a mezzo stampa nel corso di queste ultime settimane dai signori Paolo Camillo Minotti e Athos Ambrosini, diversi membri della nostra Sezione hanno chiesto la convocazione di una riunione straordinaria urgente. Questa richiesta è stata accolta e, con la presente, invitiamo tutti i membri della Sezione UDC di Bellinzona a voler partecipare ai lavori previsti giovedì 17 marzo a Bellinzona presso il Centro Indipendenza, con inizio alle ore 20.30. Nei prossimi giorni verranno trasmesse via e-mail le convocazioni – con il relativo ordine del giorno – a tutti i membri della nostra Sezione cittadina.

Il presidente: Orlando Del Don
Il vice presidente: Faton Durmishi
La segretaria: Rita Campana Peduzzi

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INTERMEZZO

Gli ex presidenti Rusconi e Pinoja onorati dall’UDC Ticino

UDC Targhe m

Martedì 8 marzo gli ex presidenti del partito Pierre Rusconi e Gabriele Pinoja hanno ricevuto, in occasione di una seduta del Comitato cantonale, la nomina a “soci onorari” dell’UDC.

Nella foto, la consegna delle targhe. Da sin: Mellini (segretario cantonale), Rusconi, Pinoja e Marchesi, presidente in carica.

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AMBROSINI E MINOTTI CONTRO DEL DON

Ticinolibero ha telefonato a Minotti, e l’ho fatto anch’io

• Per prima cosa segnalo l’interessante intervista di Ticinolibero a Paolo Camillo Minotti, pubblicata dal portale il 9 marzo (sapevo che Minotti sarebbe stato intervistato). Io stesso gli avevo telefonato in mattinata.

• Minotti – attivo come apprezzato pubblicista della Destra (anche su Ticinolive) e traduttore del libro “Il metodo Blocher” – conferma di avere inoltrato un’istanza alla Pretura, precisamente il 23 febbraio, al fine di contestare le modalità di legittimazione al voto adottate in occasione del Congresso di Sorengo (24 gennaio), che ha portato all’elezione del presidente Piero Marchesi e del vice presidente (Sopraceneri) Orlando Del Don. Scrive Ticinolibero (e afferma Minotti): “Del Don si è fatto votare dai suoi pazienti”.

• Un’ulteriore accusa che Minotti (con Ambrosini) muove in particolare a Dal Don è quella di presiedere… una sezione, quella di Bellinzona, che non esiste (in senso giuridico).

• Una terza accusa, ribadita più volte, riguarda la candidatura dell’avvocato Tuto Rossi sulla lista UDC (“la Destra”) per il Gran Consiglio. Era assolutamente inopportuno, sostengono Minotti e Ambrosini, candidare Rossi, che ha precedenti penali. Il rimprovero può pensarsi rivolto a Pinoja e a Del Don, meno a Marchesi, che all’epoca era vice presidente per il Sottoceneri. Nota. All’epoca (inizio 2015) Ambrosini, che è un audace, non aveva esitato a spiattellare i contrasti interni al Corriere del Ticino, suscitando ire funeste; la dirigenza del partito si schierò compatta dietro a Rossi.

• Minotti con la giornalista di Ticinlibero è stato molto esplicito: “L’obiettivo è che Del Don non venga riconosciuto come vicepresidente cantonale, e che venga rispettata l’autonomia distrettuale e comunale, senza diktat e obblighi di mettere in lista persone per noi non raccomandabili o inopportune. “ Non si nasconde dietro a un dito.

• Accuse… ce n’è per tutti, dunque anche per Paolo Camillo. Lui scrive, vitupera, attacca (è un polemista di vaglia)… ma alle adunanze del Partito non si vede mai, non una riunione, un comitato, niente. Replica Minotti: ero redattore del “Paese”, nel 2002 sono stato buttato fuori in malo modo; nel 2003 in Gran Consiglio non sono stato rieletto, che cosa volete da me? Come si vede, storie vecchie, di 14 anni.

Per concludere, offro la mia opinione (che non ha alcun peso particolare). Ambrosini e Minotti sono assolutamente minoritari all’interno del partito. Marchesi (e Pinoja), Del Don, Bühler, … eccetera… sono chiaramente contro di loro. I due “kamikaze” sono visti semplicemente come elementi di disturbo.

Per non parlare di Marco Chiesa, al quale ciò che pubblico non va bene, e mi spiace tanto per lui. Di polemiche e di schermaglie politiche non è mai morto nessuno, e neppure ne morirà l’UDC.

Infine… L’UDC ticinese “blocheriana” (prima c’era quella “agraria”, che ebbe 3, 2, 1 deputato) potrebbe – finalmente – divenire vincente? Sì, se avesse alla sua testa una personalità carismatica (secondo me non l’ha mai avuta). Tuttavia, se non c’è, non si può fabbricarla!