Il Mattino si lancia oggi in un (moderato) attacco a Bertini, che incomincia ad essere percepito come una minaccia. Bisogna tener presente che la campagna elettorale è agli sgoccioli e che la gente sta già votando (se lo desidera).
Il Mattino scrive, tra l’altro:
[…] 2) Sulla questione vicesindacato. Bertini: “Giovanna Masoni è oggi vicesindaco, se gli elettori lo vorranno assumerò questa carica”. Che tolla! Peccato che Masoni sia vice$indaka SENZA I VOTI, perché gli elettori per questa carica avevano scelto il leghista Lorenzo Quadri; mentre i partiti $torici nell’Esecutivo, Bertini incluso, hanno imposto Masoni con un golpe municipale. Altro che sciacquarsi adesso la bocca con la storiella della “volontà degli elettori”, che l’ex partitone rispetta solo quando gli fa comodo!
Gli uccellini che, complice il tepore primaverile, tornano a fare capolino in Piazza Riforma, cinguettano in coro:
“Bertini, giò dò dida”!
Dato che questa appassionante campagna elettorale la dobbiamo pur commentare, formuliamo alcune semplici osservazioni.
- La vexata quaestio del Vicesindacato è stata vissuta dall’on. Quadri, che aveva le sue ragioni e più voti di Giovanna, con grande amarezza. Dopo le dimissioni di Giudici il Municipio stesso doveva decidere: Quadri, Borradori, Foletti da un lato; Masoni, Bertini, Zanini sul fronte opposto. Il voto decisivo spettò – onore poco ambito – all’on. Jelmini.
- La dichiarazione di Bertini circa un suo possibile Vicesindacato appare, al momento attuale, persino riduttiva. La posta in gioco in realtà è più alta. Se (diciamo pure miracolosamente, se l’avverbio piace) il PLR dovesse riconquistare la maggioranza relativa a Lugano, Bertini andrebbe al ballottaggio contro Borradori per il Sindacato. Sarebbe assurdo rinunciare.
- Molto dipende dalla plausibilità del primo sondaggio, elaborato per il GdP dalla Ad Hoc di Pisani. Esso è estremamente favorevole al PLR e, come è ovvio, ha acceso grandi speranze nel campo liberale. Il Mattino lo definisce sprezzantemente “sondaggio fetecchia”.
- Noi da diligenti giornalisti (per hobby) non facciamo altro che domandare in giro: “Che cosa pensa del sondaggio Pisani?” ma in verità nessuno ci risponde. Occhi sgranati, facce ammiccanti o dubbiose.
- È chiaro che Bertini, elettoralmente molto forte, è visto oggi dalla Lega come una minaccia reale (e da ciò vengono certe parole francamente eccessive, alle quali non si deve accordare gran peso). Non è bello citare se stessi e non è bello ripetersi (ma noi, da veri sfacciati, lo facciamo). Questa elezione luganese 2016 riveste un significato più ampio. In 25 anni la Lega – che doveva durare, mai previsione fu più farlocca, “l’espace d’un matin” – ha vinto sempre. Ma solo Dio è eterno.