Se una goccia d’acqua impiega 9 giorni dalla Svizzera al mare Adriatico, sono trascorsi decenni senza che sia stata presa una decisione sull’idrovia Locarno-Milano-Venezia, forse la via d’acqua più affascinante d’Europa.

idrovia locarno-milano-venezia--330x185E’ quanto ha mostrato il documentario “In viaggio con l’acqua” di Romano Veneziani e Luciano Paltenghi proiettato al Centro Svizzero di Milano.

Molti i patrocinatori dell’evento – Consolato Generale di Svizzera a Milano, Consorzio Est Ticino Villoresi, Navigli Lombardi, Navigare in Lombardia, AssociazioneAmici dei Navigli, Città di Locarno, Associazione Locarno-Milano-Venezia, Forum Lago Maggiore, Acqua minerale San Clemente e Cico Service – che citiamo volentieri perché animati da un medesimo lodevole obiettivo: riscoprire la bellezza del lento andare per acqua contrapposto alla velocità e al disincanto degli altri mezzi di trasporto che fanno un vanto della loro velocità.

Dalla cittadina svizzera di Locarno il percorso scende dal Lago Maggiore fino ad Arona e Sesto Calende, per poi proseguire sul fiume Ticino fino alle dighe del Panperduto in località di Somma Lombardo (nelle vicinanze dell’aeroporto della Malpensa).

Locarno VeneziaDalla suggestiva diga ottocentesca del Panperduto, nel cuore del Parco del Ticino, al Canale del Naviglio Grande fino alla Darsena di Milano e del Canale Villoresi.

Dalla Darsena di Milano il percorso prosegue verso Pavia sul Naviglio Pavese per poi rientrare sul fiume Ticino, sboccando infine sul fiume Po e passando da Piacenza, Cremona e Ferrara per arrivare nel Delta del Po, uno dei più belli e relativamente incontaminati d’Europa, e nella laguna veneta fino a Venezia.

Volutamente il documentario ha richiamato solo di sfuggita i vantaggi economici del trasporto sull’acqua su buona parte dell’idrovia (da sempre osteggiato in Italia), che pure sono notevoli, per soffermarsi sull’aspetto estetico dell’impresa.

Accompagnare una goccia d’acqua al mare possiede tanti significati, ma rappresenta un unico messaggio: superare lungo un percorso dai tanti risvolti simbolici numerose barriere architettoniche e mentali.

Colombo ClericiAchille Colombo Clerici, presidente dell’Istituto Europa Asia

Con questo obiettivo è stata organizzato, nel maggio 2015, un viaggio speciale sull’onda delle utopie e di una cultura dell’acqua. Si sono svolti incontri con luoghi e personaggi, al fine di aprire nuovi orizzonti ad un turismo legato alle vie d’acqua e alla sua cultura. E’ stata anche l’occasione celebrare la riapertura delle vie navigabili a Milano e di fare una visita all’Expo.

Numerose le avventure durante il tragitto, compresi naufragi e la scoperta che lungo l’intero percorso italiano non esiste un una sola “barcaofficina”, un centro attrezzato per soccorrere chi sul fiume è in difficoltà: tanto che è stato necessario chiamare un carro soccorso dell’Aci, cioè della “concorrenza”. In qualche breve tratto si è dovuto trasportare via terra i natanti oltre ostacoli naturali.

idrovia-Locarno-Venezia-imbarcazioneAll’incontro-proiezione sono intervenuti per i saluti di rito Elisa Canton, Console generale aggiunto di Svizzera a Milano e Maurizio Canetta, direttore di RSI-Radiotelevisione Svizzera Italiana. Hanno illustrato il viaggio Romano Veneziani, regista; Luigi Pedrazzini, partecipante al trekking inaugurale; Alessandro Folli, presidente del Consorzio Est Ticino-Villoresi. Moderatore l’infaticabile promotore del turismo fluviale Claudio Rossetti.

Inviato da Istituto Europa Asia IEA