Murer NNella foto: Nataliya Shtey Gilardoni con l’Autore

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La mostra al centro culturale Elisario del Comune di Minusio, curata da Anita Ammann e dedicata a Pascal Murer si è conclusa oggi con un momento speciale di danza insieme a Flavia Ghisalberti un’artista multidisciplinare, regista e coreografa di origini italiane e svizzere.

L’esposizione riuniva una quarantina di opere dell’artista Pascal Murer: una selezione di sculture, disegni e frottages rappresentativa dell’arte dello scultore. All’origine di ogni suo processo creativo vi è il disegno la cui trasformazione è resa fisica in materiali quali il legno e il bronzo, grazie ai quali, attraverso una grande manualità unita al desiderio di essenza e di trascendenza, Pascal dà origine a una sintesi metamorfica di tradizione e avanguardia. Il processo esecutivo della sua opera è così vissuto quale momento privilegiato di verifica, scambio e crescita nell’imponderabile manifestarsi della creazione artistica. In Murer la costante oscillazione tra figurativo e non figurativo si traduce in osmosi di pensiero funzionale ad una vera e propria riflessione sul tempo, sulla sua immanenza e sul suo agire dentro l’opera d’arte stessa. Nei suoi tratti e nei suoi segni Murer rivela la sua capacità unica di uscire, anche se con rispetto, dai canoni espressivi dominanti per affermare la legittimità di un’arte secolare che “per forza di levare” (cioè di sottrazione della materia superflua) non offre alcuna possibilità di ripensamento.

La natura è per Pascal Murer fondamento e al contempo agente propulsore di molte delle sue sculture. Grazie a gesti sapienti che racchiudono un’arte millenaria, l’opera scultorea di Murer emerge prepotente dalla materia e, attraverso essenze naturali, profumate e calde, ne esprime la sua forza contribuendo a renderla viva e palpitante.

Fondazione IAC, International Art & Culture Foundation