Pasqua ortodossaQuest’anno con il 1° maggio non si celebra solo la Festa dei Lavoratori, ma anche la Pasqua Ortodossa. Che differenze esistono tra la Pasqua cattolica e quella ortodossa? Sostanzialmente queste riguardano il calendario. Infatti, la Pasqua cattolica segue quello gregoriano mentre quella ortodossa quello giuliano. Cosa significa? La Pasqua cattolica sarà celebrata la prima domenica dopo la luna piena che segue l’equinozio di primavera. La Pasqua ortodossa, la prima domenica dopo la luna nuova che segue sempre l’equinozio [però secondo il calendario giuliano, che “ritarda” sul gregoriano di 13 giorni; ad esempio, il 1° gennaio dei giuliani… per i gregoriani è già il 14; ndR]. Per gli ortodossi, la Pasqua è la festa più importante dell’anno. Come per i cattolici, arriva dopo un periodo di quaresima, che dura però 7 settimane. La quaresima è, anche in questo caso, un periodo di sacrificio.

Nella religione ortodossa, però, c’è anche chi sceglie di seguire la quaresima nera, che prevede l’assenza di acqua e cibo dal giovedì santo fino al sabato notte. La festività è percepita in maniera più profonda durante la settimana santa, che ha inizio alla fine della Domenica delle Palme. Durante la messa del sabat” o, tutte le chiese spengono le luci ed il prete esce dall’altare portando la candela accesa ed invitando i fedeli a prendere la luce. La tradizione ortodossa vuole che, dopo la messa del sabato notte, le famiglie si siedano intorno al tavolo e, prima di consumare il pranzo pasquale, mangino il pane benedetto imbevuto nel vino. La Pasqua ortodossa è così ricca di tradizioni e simboli. Infatti, sul tavolo è possibile trovare le famose uova rosse, il cui colore simboleggia il sangue di Cristo. Le uova sono utilizzate anche per sancire l’inizio di una battaglia molto amata, quella delle uova.

Infatti, il pranzo pasquale inizia proprio con questa battaglia. Il vincitore è colui che avrà l’uovo meno danneggiato. Il pranzo pasquale ortodosso ha delle tradizioni importanti da rispettare. Prima di tutto si inizia con una zuppa acida chiamata ciorba, si prosegue con: insalata, agnello al forno ed il drob, un polpettone fatto con agnello, frattaglie, pane umido, prezzemolo, aglio e cipolla verde. Si conclude con la pasca (torta a base di pasta frolla con uvetta sultanina e ricotta) e il cozonac, un panettone fatto in casa. Il giorno di Pasquetta, invece, si svolge un’antica tradizione: l’udatul. Questa pratica prevede di annaffiare le donne con acqua di sorgente o, qualora questa mancasse, con del profumo spruzzato da uomini e ragazzi. E’ possibile poter partecipare ad entrambe le Pasque, così da conoscere le tradizioni di altri popoli, il cui patrimonio può offrire maggiori ricchezze spirituali e culturali al nostro.

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