interessi negativi ydal portale www.blognews24ore.com

In Francia, 438 persone che hanno sottoscritto un credito immobiliare a tasso variabile chiedono alle banche di essere rimunerati, a causa dei tassi d’interesse negativi. Gli istituti di credito rifiutano di pagare.

Malgrado i tassi d’interesse siano negativi, le banche francesi rifiutano di rimunerare i clienti che, diversi anni fa, hanno stipulato crediti immobiliari a tasso variabile. Dall’agosto 2015, l’AFUB – l’associazione francese che protegge gli interessi dei clienti delle banche – ha già ricevuto 438 reclami, da persone che rimproverano alle banche di non rispettare la legge.

Nella pratica, i crediti immobiliari sono indicizzati sull’Euribor, il tasso di riferimento giornaliero di interesse medio delle transazioni finanziarie tra le principali banche europee. L’Euribor è negativo da diversi mesi, in questi giorni vicino al -0,250 % (su tre mesi). Questo tasso è inferiore allo 0 % perchè le banche si finanziano già a livello zero presso la Banca centrale europea. In teoria, chi ha ottenuto un credito dovrebbe ottenere rimunerazione.

Ma le banche rifiutano di accettare le richieste di rimborso degli interessi o quelle di rate mensili più basse. Serge Maître, Segretario generale dell’AFUB, spiega :

“Due tesi si oppongono, quella della forza del diritto e quella delle banche, che dicono di non poter avere delle perdite, nella misura in cui forniscono dei servizi. I tassi sono talmente scesi da aver azzerato i margini commerciali. Tutta la logica finanziaria è nata in un periodo di aumento dei tassi, ecco perchè le banche hanno preconizzato tassi variabili, per sperare di guadagnare di più. Oggi, l’intera economia finanziaria delle banche è sbilanciata da tassi molto bassi. Nessuno si era lamentato quanto l’Euribor era salito. Adesso che scende sino a un livello negativo, anche le banche devono rispettare le clausole del contratto.”

L’AFUB intende attaccare le banche in giustizia. Il problema è che oggi in Francia i tassi variabili sono rari. Riguarderebbero solo 40.000 crediti immobiliari, circa il 5 % dell’insieme dei crediti. Soprattutto che ad aver sporto reclamo contro le banche sono solo 438 clienti. L’AFUB ritiene che siano troppo pochi per avere un reale influsso.