INTERROGAZIONE AL MUNICIPIO DI LUGANO

Bühler k2È notizia di stamane che la BSI è finita sotto inchiesta da parte del Ministero pubblico della Confederazione. La decisione è in relazione allo scandalo finanziario legato al fondo sovrano malese 1MDB (1Malaysia Development Berhad), vi è infatti il sospetto di carenze nel funzionamento dell’organizzazione interna della banca, tanto che l’istituto non sarebbe stato in grado di impedire il riciclaggio di denaro o la corruzione di pubblici ufficiali e politici stranieri. Un simile comportamento rappresenta una grave e palese violazione del Diritto svizzero in materia di riciclaggio di denaro.

Sembrerebbe addirittura che il caso BSI rappresenti una prima per la piazza finanziaria svizzera, un fatto di tale gravità da spingere la FINMA a decretare per la prima volta la chiusura di un Istituto bancario. L’autorità di controllo dei mercati finanziari ha, infatti, dato il suo benestare all’integrazione della storica banca ticinese con l’Istituto bancario EFG International a una condizione ben precisa: BSI deve essere totalmente integrata e in seguito sciolta nel giro di dodici mesi.

Questa decisione decreta, di fatto, la fine dell’esistenza della Banca ticinese, con tutte le conseguenze del caso. Se nei mesi scorsi svariati sforzi intrapresi dagli Enti pubblici hanno permesso di ottenere da parte del compratore la garanzia del mantenimento della sede della Direzione in Ticino e degli impieghi attuali, ora la situazione rischia di cambiare radicalmente. La FINMA ha, infatti, vietato all’attuale management di ricoprire ruoli chiave all’interno di EFG International, il che sposta il baricentro dell’Istituto a Zurigo, dove verranno convogliati gli asset e i settori sani della banca. Un durissimo colpo per il nostro Cantone e per Lugano, che con la sparizione dello storico istituto ticinese, perde un pezzo importante della propria piazza finanziaria, ma non solo, verranno polverizzati almeno 500 impeghi, nella migliore delle ipotesi in circolazione in queste ore. Senza ovviamente dimenticare l’indotto per gli Enti pubblici che BSI rappresenta oggi, e che domani potrebbero non esserci più. Tutto dipenderà dalle decisioni che EFG International prenderà in merito al futuro della struttura bancaria della BSI in Ticino.

In ogni caso, da tutta questa vicenda, quella che ne esce con le ossa rotta è la piazza finanziaria luganese. Ancora una volta…

BSI x

Alla luce di questa premessa e dei fatti, il gruppo UDC  in Consiglio Comunale, chiede al Lodevole Municipio:

  • Come giudica il Municipio l’accaduto? Vi è la possibilità che questo danno alla piazza finanziaria possa portare ad ulteriori conseguenze, per altri Istituti presenti a Lugano e per l’immagine della Città stessa?
  • Il Municipio quali passi intraprenderà con EFG International al fine di salvare ciò che rimarrà di BSI e i 1’000 impieghi ad essa connessi?
  • A quanto ammonta attualmente il gettito fiscale del settore bancario per la Città di Lugano? L’eventuale trasferimento delle attività di BSI da Lugano a Zurigo quanto peserebbe sulle finanze pubbliche cittadine?

GRUPPO UDC IN CONSIGLIO COMUNALE

Alain Bühler (primo firmatario), Raide Bassi, Tiziano Galeazzi