Nata l’Inter dei Cinesi, con Thohir e Moratti.

Il gigante cinese di elettronica, Suning, ha acquistato il 68,55 % delle azioni dell’Inter, mossa valutata 500 milioni di euro. la restante resterà in mano al presidente uscente, Moratti, che avrà ruolo di consulente-consigliere della nuova proprietà, con una parte irrilevante di quote. Suning pagherà 270 milioni di euro per la transazione.

Moratti, presidente rimasto col 31% ha salutato in una conferenza stampa, ieri, 6 giugno 2016, a Milano.

Suning è entrato nel calcio soltanto un anno fa e ha dichiarato di voler far dell’Inter una delle squadre più forti della serie A.

Imprenditore. Erick Thoihr.

Il vicepresidente dell’Inter Zanetti e il vicepresidente di Suning, Gon Lei, hanno dichiarato di voler costruire una squadra forte, protagonista in Campionato e in Europa League e di volerla far tornare in Champions.

Da questa mossa, pare, ci guadagneranno tutti, dai tifosi neroazzurri che potranno contare su una proprietà solida e ricca, pronta a investire un miliardo di euro nel club, come ha dichiarato il vicepresidente della Camera Commercio a Telelombardia; il Suning Comerce, che rivelerà le azioni attraverso una sub-holding, vanterà un fatturato di oltre 17 miliardi e il 20% del mercato nazionale nel campo dell’elettronica.

Il proprietario di Suning, nel calcio ci crede molto. Ha un patrimonio di 4 miliardi di dollari, che gli permette di essere fra i 400 uomini più ricchi della terra, nel 2015 ha comprato lo Jiangsu e ha acquisito i diritti della Liga spagnola per conto del network PPTV. Ai suoi dirigenti ha chiesto di chiudere in fretta la trattativa per rafforzare la squadra e riportarla in Champions, per l’appunto.

Il presidente uscente si prende, o meglio riprende i 100 milioni prestati all’Inter un tasso dell’8%, ma non dovrà far fronte al debito di 220 milioni con la Goldman Sachs e al rimborso delle quote (29,5%) di Moratti in scadenza a metà novembre per 120 milioni. Sorride anche l’ex presidente che porterà a casa un buon pugno di milioni.