HaydnParlare di Bolzano e Trento, come sede di teatri di tradizione italiani, significa, inevitabilmente, non parlare di un vero e proprio teatro fisico, ma parlare dell’orchestra Haydn creata nel 1960 per volere di provincia e comune. Anche se dal 2015 la fondazione è diventata responsabile dell’attività lirica regionale, l’orchestra ed il suo spirito resta il suo cuore pulsante di questo teatro di tradizione italiano.

E’ stata ospite dei principali “sodalizi concertistici italiani” ed anche attualmente vanta numerose partecipazioni sia europee che extraeuropee e moltissime anche le registrazioni radiofoniche per la Rai Radio Televisione Italiana. E cosi, dal 7 maggio, è iniziata la nuova campagna abbonamenti per la nuova stagione. Il 57° cartellone sinfonico, firmato da Daniele Spini che vanta un calendario affascinante del mondo dell’opera del XX e XXI secolo: come recita il loro comunicato stampa, ben quattordici sono gli appuntamenti in calendario sia a Bolzano che a Trento nell’auditorium , molto ben distribuito tra grandi e giovani talenti nel celebre motto, parafrasando Goethe lo scorso anno, del “piu’ musica” per tutti.

Enrico-Dindo_imagefullwideE musica fu. Con un cartellone che spazia tra tre secoli di note in modo ammirevole. Da segnalare, anche la presenza di grandi sponsor, che sostengono gli appuntamenti proposti. Mai come nel caso della fondazione Haydn di Bolzano, il grande valore dei teatri di tradizione italiani è fondamentale: con maestria infatti la Fondazione riesce ad “assemblare” ricerche sonore e classici di repertorio lirico tradizionale rivolto ad un pubblico molto eterogeneo (anagraficamente) ma non per sensibilità musicale e, per merito forse delle presenze di musicisti stranieri ed volti noti e meno noti di musica piu’ contemporanea, anche i piu’ giovani si avvicinano alla musica in modo inaspettato. Ciò che quindi ciascun teatro di tradizione italiano esige: dimostrare di aver dato particolare impulso alle locali tradizioni artistiche e musicali per agevolare e promuovere attività che coinvolgano il territorio. Giovani o meno giovani che siano.

Cristina T. Chiochia