Alcuni giorni fa, il 4 giugno, a Novazzano, si è tenuto l’evento “Regalusiamo”, una giornata gratuita all’insegna del riuso e della sostenibilità. Lo scopo, raggiunto, è stato quello di promuovere, in una nuova ottica d’etica, una visione che ha ormai preso piede nei paesi più progrediti d’Europa, cioè di donare nuova vita agli oggetti dismessi.
Faccio intervenire Federico Parli, architetto co-fondatore e ideatore dell’evento, che avevo già intervistato nei giorni precedenti l’evento.
https://www.ticinolive.ch/2016/05/24/regalusiamo-regalo-del-riuso-novazzano-4-giugno-intervista-federico-parli/

Chantal Fantuzzi: Dott. Federico Parli, ci parli (mi perdoni per la simpatica diafora retorica) di come si è svolto l’evento. Ha avuto successo, si direbbe. Se lo aspettava? E’ soddisfatto della riuscita?
Cara Chantal, la prima edizione di REGALUSIAMO ha avuto sì il successo sperato e lo ammetto, ne sono soddisfatto così come i miei soci e tutti coloro che hanno reso possibile questa meravigliosa giornata. La cosa che mi ha più soddisfatto è stata la semplicità con cui l’evento REGALUSIAMO è riuscito a conquistare l’interesse delle centinaia di persone transitate durante la giornata. Workshop creativi, performance artistiche in diretta, tanto entusiasmo ma soprattutto tanta complicità tra gli espositori e i visitatori. Un format decisamente riuscito.
CF: Tra i Vostri numerosi progetti c’erano anche quelli ideati per i bambini. Come ha reagito il mondo dell’infanzia a questa nuova e bella iniziativa?
FD
La presenza del Dottor Tasca dell’Ospedale del Giocattolo è stata, oltre che piacevole, indispensabile. I bambini hanno potuto cimentarsi in lavoretti creativi come ali di farfalla realizzate con la carta, cornici ecc. Dico indispensabile poiché permettere di entrare in contatto con il mondo del riuso fin da piccoli crea quella naturale sensibilità verso il valore delle cose (e non solo) che sarà la base per una crescita attenta e responsabile del bambino. I bambini si sono divertiti tantissimo, anche se alcuni al primo impatto erano un pochino timidi, con l’aiuto dei genitori e del Dottor Tasca, si sono poi emozionati tantissimo. Una giornata di sorrisi anche grazie a questa iniziativa. novazzano4
C’è stato maggior coinvolgimento da parte degli adulti o da parte dei bambini o, piuttosto, (essendo gli adulti, spesso propensi ad imparare, accostandosi al nuovo, come i bambini e viceversa, essendo i bambini, propensi a crescere e ad accostarsi a nuove realtà, come gli adulti,) da entrambi?
La semplicità del format scelto ha permesso sia ad adulti sia bambini di potersi confrontare e sentirsi parte della giornata. Lo spazio della Carrozzeria Melis Daniele SA si è rivelato perfetto. Perfetto a livello di dimensioni, perfetto a livello di architettura, perfetto a livello di accoglienza e servizi. Mentre i bambini erano occupati con il Dottor Tasca, gli adulti ne hanno approfittato per fare un giro tra gli espositori. Non si è trattato però del solito “giro tra le bancarelle” (come molti si aspettavano che fosse) ma bensì l’interazione tra espositori e visitatori è stata così viva che più di una persona ha deciso di passare tutta la giornata a REGALUSIAMO…complice anche la griglia e la buonissima birra artigianale del birrificio NO LAND 😉
Pensa che la società accoglierà questa nuova iniziativa, questa nuova ottica dell’etica? Oppure c’è ancora tanta strada da fare?
La strada è lunga, molto lunga ma noi continuiamo a camminare guardando avanti (anche perché ciò che sta dietro rimane dietro). Sinceramente non abbiamo inventato nulla, abbiamo semplicemente voluto dar spazio, visibilità e voce a tutti coloro che trovano nel riuso una strada verso nuove scoperte, verso nuove emozioni. Se tutto questo verrà accolto o meno in una società iper-consumista come la nostra ancora non posso dirlo, quello che posso dire è che il primo passo noi l’abbiamo fatto e non siamo da soli. federico parli
Ci aggiorna su come progredisce la Vostra ingegnosa App “Regalo”?
L’app REGALO, anche grazie alla riuscita dell’evento REGALUSIAMO, continua a crescere con nuovi utenti e regali ogni settimana così come la campagna raccolta fondi su progettiamo.ch che ha raggiunto ora l’83% dei fondi richiesti. Sono molto felice poiché sono apparsi sull’app REGALO i primi regali realizzati con materiale di scarto come vecchie casse di frutta in legno. Questo è un grande passo poiché significa che gli utenti stanno iniziando a individuare REGALO come la piattaforma del riuso. In esclusiva posso anche dirti che REGALO è stata accettata come startup al Websummit di Lisbona, 8-10 novembre 2016 (la Davos dei Geek per farla breve), un’occasione meravigliosa che ci rende fieri del lavoro svolto finora.
Dato il successo della riuscita, rifarete un progetto del genere?
Indubbiamente sì, la seconda edizione di REGALUSIAMO: il Regalo del Riuso prevista per ottobre 2016 è già in cantiere e sicuramente non mancheranno le sorprese ma per ora non posso svelare nulla 😉
Chi vorrebbe maggiormente ringraziare per la riuscita dell’evento?
Il mio grazie più grande va in primis a Daniele Melis per aver messo a disposizione la sua carrozzeria per tutta la giornata. Senza di lui nulla sarebbe stato possibile. Voglio ringraziare tutti gli artisti e artigiani che con immenso entusiasmo hanno voluto partecipare e rendere unica questa prima edizione di REGALUSIAMO. Siete persone meravigliose! Persone che nella frenetica società di cui facciamo parte, trovano il tempo di impegnarsi e rendere vive opere e oggetti considerati dalla maggior parte di noi rifiuti. L’anima di REGALUSIAMO siete voi e questo è il regalo più grande che io abbia potuto ricevere. Infine ringrazio tutti coloro che ci hanno concesso spazio a livello mediatico per promuovere l’evento quindi Chantal, grazie anche a te.
Una frase conclusiva, che riassuma e divulghi il successo ottenuto?
Per rispondere a questa domanda mi permetto di citare Elon Musk, co fondatore di Paypal, SpaceX e Tesla Motors (per chi ancora non lo sapesse):
“ Il primo passo è quello di stabilire che è possibile fare qualcosa. Quindi suscettibile di verificarsi ”

Intervista a cura di Chantal Fantuzzi.