Oggi, primo luglio è entrata in vigore la nuova legge contro la dissimulazione del volto nei luoghi pubblici. Questa norma impedisce ad esempio alle donne musulmane di portare il burqa o il niqab, ma riguarda in realtà anche altri aspetti, ad esempio il divieto di coprirsi il volto per partecipare a manifestazioni sportive e politiche. Gli obiettivi della norma sono la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini.

Per chi si copre il volto sono previste multe dai 100 ai 1000 franchi ed ecco che oggi, primo giorno in cui la norma è attiva, è già scattata la prima multa. L’imprenditore franco-algerino Rachid Nekkaz si è infatti presentato in Piazza Grande a Locarno con Nora Illi, coperta da un niqab, motivo per cui entrambi sono stati sanzionati (Nekkaz per istigazione). Per qualche istante in piazza c’è stata una certa tensione, data la presenza sia di persone contrarie sia di persone favorevoli alla norma “anti-burqa”, ma la situazione si è infine risolta in maniera tranquilla, con la Polizia comunale che ha accompagnato i due negli uffici municipali, dove è stata intimata loro la contravvenzione.

burqa

Nekkaz aveva già dichiarato in passato di essere pronto a farsi carico delle multe per quelle donne che saranno sanzionate per la dissimulazione del volto in pubblico. Era presente in Piazza grande anche Giorgio Ghiringhelli, il fautore dell’iniziativa divenuta legge, che raccoglieva firme per un’iniziativa popolare che estenda a livello nazionale la norma ticinese.

Prima che si verificasse questo incidente, Norman Gobbi aveva già dichiarato che senza dubbio la prima fase dell’introduzione del divieto sarebbe stata all’insegna del buon senso e della comprensione, ma che non sarebbero stati fatti sconti a coloro che intendono creare tensioni. A questo proposito, il comandante della Polizia di Lugano, Roberto Torrente, ha dichiarato che non si procederà subito con una contravvenzione, bensì si provvederà al riconoscimento della persona, che sarà sanzionata solo in caso di una seconda infrazione. Le diverse Polizie comunali devono tuttavia ancora coordinarsi per decidere una modalità d’agire comune.