“l’Associazione Lombardia Russia nasce nel febbraio 2014, in occasione delle Olimpiadi invernali a Soči” dice Luca Bertoni durante l’intervista, segretario e co-fondatore, assieme al segretario Gianmatteo Ferrari e al presidente Gianluca Savoini “l’Associazione si prefigge di instaurare rapporti politici e culturali tra la Lombardia e la Russia. E’ un’Associazione apolitica e apartitica” continua  “anche se, come si evince dal nostro sito, noi ci schieriamo dalla parte del presidente Putin, di cui pubblichiamo sovente i discorsi.” Il sito, inoltre, conta pubblicazioni giornaliere direttamente dalla Russia, convegni di ambito culturale, politico e molto altro ancora.

Dott. Luca Bertoni come rispondete ai detrattori che vedono nella politica russa un imperialismo?

Chi conosce la Russia oggi sa che è un paese libero, dove la gente ha scelto e sceglie da chi farsi governare, dove ci sono libere elezioni, dove Putin è stato eletto regolarmente ed è amato dal suo popolo.

In qualità della Vostra associazione, avete incontrato il Presidente Vladimir Putin?

Lo abbiamo incontrato quando nell’ottobre di due anni fa venne a Milano, per un convegno al quale partecipò Matteo Salvini.

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Luca Bertoni (secondo, da sinistra) durante un Convegno dell’Associazione

E il vostro rapporto con la Lega Nord, qual è?

Un primo rapporto si ha nel fatto che noi, fondatori dell’Associazione, siamo tutti e tre leghisti. Un secondo rapporto, poi, nasce perché Matteo Salvini, nel dicembre del 2013 al Congresso Federale a Torino (quando fu eletto segretario federale della Lega Nord N.D.R) decise di invitare, tra le molte delegazioni estere, anche quella alleata di Russia Unita. Da lì nacque la nostra idea di creare un’Associazione che legasse la Lombardia alla Russia.

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Il presidente dell’Associazione, Gianluca Savoini

Prendendo anche posizioni politiche?

Certamente, per esempio, quando, da lì a poco scoppiò la crisi ucraina, noi ci schierammo immediatamente dalla parte dei filorussi; quando l’Europa e l’America decisero di attuare le sanzioni contro la Russia, noi fummo i primi a dichiararci contrari, lanciando l’hashtag “No Sanzioni alla Russia”.

no sanzioni alla russiaFummo noi dell’Associazione Lombardia-Russia a organizzare il viaggio della delegazione di Matteo Salvini, nell’ottobre 2014 in Russia, nel quale egli poté incontrare il presidente della Duma e fu il primo politico dell’Europa Occidentale a riconoscere la validità del Referendum in Crimea, nel quale la nazione riconosceva la propria volontàdi ritornare sotto la Russia.

Com’è la situazione del Donbass, ora?

Hanno messo un popolo contro se stesso. Il Donbass è parte integrante dell’Ucraina, presenta una situazione differente da quanto potrà fare, invece, la Crimea, che è sempre stata sotto la federazione Russa, anche per il proprio valore storico-religioso, in quanto, per esempio, il suo patriarca è il patriarca di Mosca. Nel Donbass si sparano fratelli contro fratelli. L’astio tra Ucraini e Russi è assurdo. La maggior parte di essi sono un popolo che si è rivolto contro se stesso. Quasi tutti hanno un parente nella parte opposta di questa triste guerra.

Marine Le Pen ha ricevuto finanziamenti da Putin, per il Front National, come si insinuava già un anno fa?

Finanziamenti? Questo non lo possiamo sapere. Una notizia non verificata, probabilmente gonfiata dalla Stampa. Quel che è certo è che la Lega Nord non ha ricevuto nemmeno un rublo dalla Federazione Russa.

Questa – potremmo chiamarla – “diffidenza” dell’Europa nei confronti della Russia, ritiene che derivi dai conseguimenti storici, per esempio, già da quanto  Cavour mandò i bersaglieri a combattere contro i Russi, in Crimea, in favore del Sultano?

La storia presenta sempre ripercussioni sul presente. La diffidenza dell’UE (non dell’Europa) nei confronti della Russia è data dal fatto che quest’Unione non pensi al bene dell’Europa ma alla propria finanza, sotto l’egida finanziaria del mondialismo americano. L’Europa sta attualmente subendo un’americanizzazione, poiché sta perdendo la propria identità, basata sulla Sovranità dei Popoli. La Russia è rimasto l’ultimo baluardo che ancora difende la civiltà millenaria cristiana e identitaria.

Cosa pensa della presenza russa in Italia? 

La presenza russa in Italia è fatta di tante comunità, interessate alla nostra Associazione, molto presenti a Milano, Varese, Roma. Queste comunità hanno tuttavia la caratteristica di essere silenziose, anche se molto vicine alla nostra cultura. Di religione Ortodossa, hanno valori comuni a noi, dalla visione della famiglia a quella della religione, sono persone che lavorano, sempre disposte a una collaborazione. Con loro è facile l’integrazione, poiché sono molto vicine a noi.

Cosa pensa invece della presenza americana in Italia, penso per esempio all’occupazione della NATO a Vicenza. 

Come ha detto lei, l’Italia e l’Europa in generale sta subendo una vera e propria occupazione americana. L’Italia, dal ’45 è diventata una colonia dell’America. L’occupazione si attua su vari fronti, quello militare, quello economico, quello del mercato.

Eppure, nella Seconda Guerra Mondiale furono anche e soprattutto i soldati sovietici ad aprire i campi di concentramento… Come mai dopo il conflitto l’egemonia appartiene solo all’America?

Perché la Russia non ha mai occupato. Quando sento alcune persone esclamare “Putin vieni in Italia e conquistaci” penso che a Putin si drizzerebbero i capelli a queste parole. L’occupazione non rientra nella mentalità russa. è fuori da ogni concetto. la Russia sostiene che ogni popolo debba essere padrone nella propria terra, senza alcuna ingerenza altrui.

Un Individualismo peculiare della Russia, quindi.

Quando sono state dichiarate le sanzioni alla Russia, con il disastroso embargo, la Russia ha fatto una scelta di fondo. Le faccio un esempio. Quando non poteva più acquistare le arance dell’Italia, non è andata a comprarle in Marocco, ma ha deciso di non comprarle più, per scelta. Oppure le ha prodotte in prima persona.

L’ingegno e l’innovazione tecnica ha quindi vinto sull’imposizione della politica?

Più che altro la Russia è autarchica, produce da sé quel che l’Unione Europea le vieta di importare.

L’autarchia è un suo punto di forza?  

Lo sta diventando. Non dimentichiamo che la Russia è molto forte anche sul fronte dell’EXPORT, i 3/4 dell’Europa dipendono dalla sua erogazione di Gas per il riscaldamento. Oltre a questo favorisce ogni modo che permetta di migliorare le condizioni del terreno. E questo non è dislocazione, ma un migliaio di alternative.

Concludiamo con una domanda di fantapolitica. Se l’Italia dovesse subire un’Invasione islamica, come di fatto potrebbe già succedere, ma immaginiamo un fatto clamoroso,  come un’occupazione. Lei pensa che la Russia interverrebbe a difendere l’Italia, oppure, dato il sovra menzionato individualismo, lascerebbe il paese complice delle sue sanzioni, al suo destino?

Io penso che se l’Italia glielo chiedesse, la Russia non esiterebbe ad intervenire. L’Italia però dovrebbe fare la richiesta in prima persona, per prima. Quando Assad ha chiesto a Putin l’intervento armato contro l’Isis, Palmira è stata liberata.

Ma Renzi non è Assad…

Ahimè no, ma il buonsenso di una buona forza governativa (nuova) porterebbe alla soluzione più opportuna, la richiesta di salvezza.

Dimenticando anche le sanzioni?

Il primo passo sarebbe certamente toglierle. Ma io penso che la Russia metterebbe da parte il presunto rancore per quello che ai suoi occhi, come ha dimostrato, è il bene comune della civiltà.

intervista a cura di Chantal Fantuzzi.