migranti UngheriaSulle esagitate e provocatorie esternazioni della socialista Bosia Mirra prende posizione – era doveroso, ma nessun altro ha nulla da dire? – l’UDC Ticino.

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Bosia Mirra, a quanto pare, si sente al di sopra della Legge. Con il suo agire, accompagnando i migranti per mano alle guardie di confine, se ne infischia della Legge sul diritto di asilo, che nulla a che vedere con le tanto decantate (da lei) violazioni della convenzione di Ginevra. Chiaramente le sue dichiarazioni sono tendenziose e politiche, classiche di quella sinistra che tende a confondere la popolazione ticinese. La Legge è infatti molto chiara, basta leggere gli articoli che si trovano anche online (per essere trasparenti con tutti): “Di norma la LAsi  non entra nel merito della domanda d’asilo se il  richiedente:  può ritornare in uno Stato terzo sicuro   nel quale aveva soggiornato precedentemente;  può partire alla volta di uno Stato terzo cui compete, in virtù di un trattato internazionale, l’esecuzione della procedura d’asilo e d’allontanamento”.

Gli agenti si attengono scrupolosamente alle direttive della Segreteria dello Stato sulla migrazione e alla Legge del 26 giugno 1998 sull’asilo (LAsi). Un plauso va dunque fatto all’egregio operato messo in atto dalle Guardie di Confine e dalla Polizia, che stanno svolgendo il loro lavoro secondo la Legge. Va invece stigmatizzata Lisa Bosia Mirra che denigra i nostri tutori della legge appellandosi addirittura ad Amnesty International.

UDC Ticino