Grande paella Pontiggia oggi al Maglio di Colla, con 35 commensali

Pontiggia x 2 x
Paella 2214 agosto 2016

Viene fame solo a immaginarla, scatta immediatamente, assieme con la pronuncia del nome, la gustosa immagine del riso allo zafferano, decorato dall’arancio svettante dei gamberi e dal nero delle cozze e da altri frutti di mare. Certo, ci sono anche altre varianti di Paella come il riso col pollo, ma in questo periodo di estate e di mare, preferiamo parlare della più opportuna (e leggera) specialità col pesce.

Nato da un mix di francese, spagnolo e italiano, il nome Paella indicava dapprima la padella, indi il cuoco, poi, quasi per metonimia, la pietanza.

Da Valencia si estese a tutta la Spagna e ai paesi dell’America Latina, piatto gustosamente artistico, non troppo impegnativo, marinaio e companatico perfetto per stare in compagnia, anche per la vivacità dei colori, la leggiadria del profumo, e il compendio del gusto quasi esotico del pesce di mare col più quietamente intenso zafferano, sulla base morbidamente leggera del riso.

Piatto perfetto per una domenica d’agosto!

Personalmente ho mangiato una vera Paella a Barcellona, (dove la Spagna non è più tale ma diventa Catalogna), era il 9 Novembre del 2014… un gustoso modo di dare manforte ai nostri amici indipendentisti, visto che quel giorno stesso in un Referendum “non autorizzato”, diciamo così, i Catalani avevano dimostrato che qualora Madrid avesse loro concesso di votare “legalmente”, essi avrebbero ottenuto l'”Indapendencia.”   Lotta per la libertà, tradizione anche quella, assieme  alla Paella, insomma.

CF