La politica, ne converrete, è qualcosa di straordinario. Può far sì (ad esempio) che un provvedimento del genere venga preso con l’approvazione del consigliere di Stato leghista Norman Gobbi.

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abbondio

A seguito del “terremoto” relativo al centro d’accoglienza di Rancate, la Lega dei Ticinesi di Mendrisio, congiuntamente all’UDC Mendrisio, tiene a fare alcune precisazioni.

• Viene lanciata una petizione cantonale contro l’apertura di ulteriori centri d’accoglienza
• Siamo contrari al nuovo centro a causa degli eccessivi rischi e della scarse garanzie, come pure riteniamo la sede prevista non adatta allo scopo.

L’annuncio dell’apertura del centro d’accoglienza a Rancate ha dato vita ad una accesa discussione sia politica che popolare, sollevando non poco malcontento tra gli abitanti di Mendrisio e non solo. Per questo Motivo la Lega dei Ticinesi, con l’UDC, ha avviato una petizione contro l’apertura di ulteriori centri d’accoglienza nel nostro Cantone.
Massimiliano Robbiani, consigliere comunale di Mendrisio e deputato in Gran Consiglio, afferma: “La Lega dei Ticinesi, in collaborazione con il Movimento Giovani Leghisti, ha avviato una raccolta firme a livello cantonale, attualmente in corso. La stessa sta raccogliendo ampi consensi, testimoniando un malcontento dei cittadini a dimostrazione che quando gli altri partiti stanno fermi ed immobili la Lega dei ticinesi, con l’UDC, è l’unica che si alza in piedi e prende posizione a favore della popolazione. Questa raccolta firme sarà sicuramente un ottimo strumento per dimostrare che il popolo è contrario all’apertura di nuovi centri d’accoglienza e verrà quindi usata come argomento in futuro, qualora lo ritenessimo necessario”.

La petizione non è stata lanciata soltanto contro il centro di accoglienza di Rancate, ma bensì contro tutti gli eventuali futuri centri d’accoglienza a livello cantonale (escluso quello previsto come unico punto nel quale raccogliere tutte le pratiche inerenti l’immigrazione di richiedenti e eventuali richiedenti l’asilo, che diventerebbe uno dei sei in totale previsti in Svizzera) ribadendo la volontà della Lega dei Ticinesi e dell’UDC di dare una seria svolta all’attuale politica di immigrazione.

Benjiamin Albertalli, consigliere comunale, afferma che “Inizialmente il pragmatismo ci ha fatto accogliere più o meno positivamente l’apertura di un centro unico in cui radunare tutti i migranti attualmente disseminati nella varie protezioni civili della regione, nei pressi di abitazioni e scuole. L’idea di poterli ospitare per una sola notte lontano dalle zone abitate, in una struttura in cui sarebbero costantemente controllati e dalla quale non potrebbero uscire, e che oltretutto semplificherebbe non poco il lavoro logistico ed organizzativo, sulla carta non sembra un cattivo affare. Tuttavia, al di la dei 200’000 franchi mensili necessari per mantenere in funzione la struttura, come Lega dei Ticinesi di Mendrisio abbiamo deciso di prendere una posizione contraria non perché il centro si trovi nel nostro comune, ma perché ad attenta

analisi vi sono decisamente troppi fattori a rischio e troppe poche garanzie rispetto alla bontà del progetto.” A far sorgere più perplessità ai consiglieri comunali di Lega e UDC è innanzitutto il fatto che questo centro si è dovuto aprire per sopperire ad un problema causato dalla vicina Italia, i cui uffici per la presa a carico dei migranti respinti sono aperti solo dalle 7 del mattino alle 24, risultando quindi poco efficienti e incapaci di prendersi carico delle persone che noi non possiamo accogliere nel nostro Paese perché in una situazione di illegalità. E sempre a proposito delle vacillanti relazioni con l’Italia, in caso di emergenze straordinarie è troppo elevato il rischio che il Bel Paese – come fatto più volte – prenda decisioni unilaterali e decida per esempio di ridurre gli orari di servizio di tali uffici perché necessita di personale altrove. Decisione a seguito della quale i migranti dovrebbero pernottare a Rancate per ben più della sola notte preventivata. Un rischio che non siamo disposti ad accettare.

Inoltre sono troppo poche le garanzie da parte di Berna che questo centro d’accoglienza resti effettivamente provvisorio. Cosa succederà alla scadenza del contratto attualmente siglato per 15 mesi? Il rischio che questo centro – che, ricordiamo, è stato creato per pernottamenti di breve durata per quei clandestini i quali si trovano da noi in una situazione di illegalità e che non riescono ad essere ripresi alacremente dalla vicina Italia – si trasformi poi in un semplice centro per richiedenti l’asilo è semplicemente troppo elevato. La Lega dei Ticinesi e la popolazione questo non lo vuole! Il movimento di Via Monte Boglia ci tiene ribadire che Paesi vicini a noi e facenti parte dell’Unione Europa – quali Francia e Austria – di fronte ad un’immigrazione eccessiva, non più controllabile e gestibile blocca le frontiere, mentre noi, che non facciamo nemmeno parte dell’Unione Europea, ci mostriamo da questo punto di vista sempre più collaborativi rispetto ai nostri vicini di casa, creando però dei costi enormi che come sempre vanno a carico dei contribuenti. E a ciò la Lega dei Ticinesi vuole porre un freno, risolvendo innanzitutto i problemi che gravano sulle spalle della nostra popolazione.

Nadir Sutter, per l’UDC ribadisce per contro come, con la realizzazione di questo nuova struttura vengano clamorosamente smentite le promesse e affermazioni fatte appena due mesi fa in occasione della campagna contro l’iniziativa UDC, contraria alla nuova legge sull’asilo, e rimanda su questo punto al comunicato dello scorso 08.08.2016. Si era in questo caso affermato (On. Consigliere nazionale Fabio Abate): “La Confederazione ha un parco immobiliare talmente ampio che non saranno mai necessari altri immobili”. Ora ci troviamo di fronte all’ennesima promessa disattesa. A nostro parere i ticinesi, e in particolare gli abitanti del Mendrisiotto meritano di meglio. La petizione ne è un segnale.

Lega – UDC Mendrisio  (la redazione si scusa per l’errore – era scritto “Lega-UDC Ticino” – dovuto a fretta e distrazione)