Il Partito Popolare Democratico Sezione di Lugano ha deciso di ricorrere al Tribunale Amministrativo cantonale contro la decisione politica del Consiglio di Stato di bocciare le tariffe stabilite dal Consiglio comunale per lo smaltimento dei rifiuti a Lugano.

Riteniamo che la proposta approvata dal Legislativo permetta di fare un decisivo passo avanti nella risoluzione dell’annoso problema. È infatti fondamentale che Lugano rientri nella legalità e rispetti le leggi federali. Ma questo deve avvenire tramite una soluzione decisa da Lugano e non impostagli dall’alto. E di fronte a chi ritiene la scelta fatta troppo poco onerosa, noi difendiamo gli interessi degli abitanti di Lugano!

Abbiamo sperato che il ricorso lo inoltrasse il Municipio: ma la sua maggioranza non ne ha avuto il coraggio. E allora l’autonomia comunale la difendiamo noi e invitiamo Lega e PLR che pure hanno approvato quella soluzione nella seduta del Legislativo del 30 giugno 2015 ad associarsi al PPD. Siamo sicuri che altri la pensano come noi. Visto quanto dichiarato sull’ultimo “Mattino della domenica” (che quella approvata dal Consiglio comunale è la soluzione massima accettabile dalla Lega oltre la quale c’è solo il referendum), almeno i leghisti dovrebbero firmare il ricorso da noi proposto.

Il ricorso del PPD vuole anche essere l’affermazione di un’estrema coerenza in difesa dei cittadini e della Città di Lugano: vogliamo che Lugano torni in una situazione di legalità e nel contempo che, dovendo pagare per lo smaltimento dei rifiuti, lo facciano tutti ma con la tariffa più sociale possibile e senza penalizzare le famiglie con bambini e le persone anziane. È quanto avevamo già chiesto nel 2010 presentando la mozione SaccoBello. Ed è per questo che i nostri rappresentanti in Consiglio di Stato (Beltraminelli) e in Municipio (Jelmini) sono stati gli unici a difendere la soluzione del Consiglio comunale. Altro che uregiatt: più coerenti di così!

A nome della Sezione PPD e GG di Lugano
il presidente Angelo Petralli