Una mia gentile amica, una donna che è in politica senza rivestire cariche di livello elevato, ieri mi ha detto: “Posso rispondere io al posto suo, così, per gioco?” “Perché no? Il campo è libero” le ho ribattuto pensando: magari non lo farà. “Ne farai l’uso che vorrai” ha aggiunto. Ciò che, tradotto, significa: puoi pubblicare, se ti va.

Stamani le risposte erano già nella mia mailbox, e mi sono preoccupato. Conoscendo piuttosto bene la signora (un peperino) da principio ho temuto che la mia amica volesse lanciare una provocazione. Ma poi mi sono  subito rasserenato: il testo, benché interessante, era sostanzialmente innocuo.

Può essere letto come: “interpretazione esterna del Badaracco-pensiero”.

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niqabOn. Roberto Badaracco, che cosa ha provato in campagna elettorale quando il sondaggio Pisani pubblicato dal GdP la dava costantemente in svantaggio su Schnellmann?

Signora Y  I sondaggi, come dimostrano i fatti, lasciano il tempo che trovano. Non mi sono mai preoccupato delle proiezioni, ho impiegato meglio il mio tempo a spiegare alla gente cosa avrei fatto in caso di elezione. E la cosa è stata premiata!

Cultura con il LAC, Sport, Eventi. Si aspettava di ricevere questi prestigiosi incarichi? Nessuno glieli ha contestati?

Y  Non mi “aspettavo”, in politica meglio non fare previsioni. Certo li “auspicavo”…

Nell’elezione 2016 lei ha avuto successo, ma il suo partito ha perso nuovamente. Quale via dovrà imboccare il PLR per risorgere, per riconquistare Lugano?

Y  Sinceramente a Lugano di perdite non ne vedo proprio. Se la matematica non è opinione, come Lei professore ben sa, due Municipali c’erano e due Municipali ci sono. Il resto sono chiacchiere. Lugano non va riconquistata ma consolidata: faremo del nostro meglio, soprattutto per i Cittadini.

Lei ha un giovane collega di Municipio, che sta per compiere 31 anni: il Vicesindaco Michele Bertini. Come vede la sua personalità politica? Come interagite all’interno dell’Esecutivo di fronte alla maggioranza relativa leghista?

Y  Giovane sì ma in gamba ed intelligente. Portiamo avanti le stesse idee con un taglio diverso dovuto allo scarto generazionale, il giusto binomio per non lasciare nulla al caso.

Come valuta l’operazione di risanamento dei conti pubblici effettuata nel Comune? Può essere considerata un successo? L’allarme Finanze è alle spalle?

Y  Lugano può essere comparata ad una grande azienda composta da molteplici settori di produzione. Alcuni in grande attivo, altri necessariamente in passivo come i servizi. È vero che i conti pubblici non sono ancora risanati ma piano piano ci si arriverà, l’importante è non dare grandi scossoni ai Cittadini che non devono sentirsi sommersi da richieste di tasse superiori a quelle abituali. Direi che Lugano ha vissuto momenti ben più neri di quelli attuali, eppure è sopravvissuta e cresciuta.

Parliamo di Sport. Lugano avrà il suo nuovo stadio di calcio? Se sì, che aspetto avrà?

Y  Lo stadio è un desiderio di molti, per alcuni è una necessità assoluta, per altri allo stato attuale delle finanze, uno spreco rimandabile. Da anni si analizzano progetti per il suo rifacimento, con la pista di atletica tutta attorno, senza la pista di atletica…non esiste ancora un progetto che abbia messo tutti d’accordo né tantomeno una data per l’inizio dei lavori.

Il Lugano in serie A sembra un po’ incerto e traballante, lo scorso anno ha rischiato la retrocessione. È questo un elemento da tenere in conto pensando al nuovo stadio?

Y  Tante squadre nel loro percorso rischiano, hanno rischiato o sono state addirittura retrocesse. Non direi che lo stadio, per essere rifatto, necessiti di ospitare le partite di una squadra di serie A. È la squadra di serie A che piuttosto necessita di poter giocare in uno stadio che possa contenere un numero adeguato di spettatori, avere spogliatoi, docce e servizi. Pertanto lo stadio si farà indipendentemente dalla sorte del Lugano. Il Lugano retrocesso ci giocherà esattamente come il Lugano promosso.

Lei è il municipale responsabile degli Eventi. Ce ne sono già tanti. Ma se Lei dovesse creare dal nulla un nuovo evento, che cosa inventerebbe?

Y  Una rassegna giovani concertisti, una settimana in cui su alternano sul palco con i loro strumenti i giovani virtuosi freschi di diploma al Conservatorio, con tanto di volto da parte degli spettatori e premio finale.

Parliamo di Lugano Arte e Cultura e valutiamone il primo anno. Di lodi ne abbiamo sentite tante. I numeri concordano con le lodi?

Y  L’arte non serve a riempire le tasche della città. Serve a riempire i cervelli, ad aprire le menti, ad impedire la fossilizzazione dei pensieri nei luoghi comuni che in questo periodo sembrano spadroneggiare

Sul turismo luganese si è prodotto un “effetto LAC” verificabile?

Y  Alberghi pieni ed in crescita… effetto LAC? Se no, cosa sarebbe stato?

Una persona notoriamente scettica mi ha detto “Finché non vedo le file fuori…” Allora io domando a Lei: le vedremo? E quando?

Y  Le file fuori le vedo piuttosto al botteghino del cinema o al fast-food. Il LAC ha una grande ed elegante hall, prima degli spettacoli è gremita di gente ordinata ed elegante: il suo conoscente prima di esprimersi potrebbe fare un giro. [Lì non l’ho mai visto, ndR]

Parliamo della spinosa questione del Consiglio direttivo dell’Ente, che sarà decisa in ottobre. Si doveva decidere prima dell’estate, perché c’è stato un rinvio?

Y  Perché è una decisione difficile e delicata. La fretta non porta mai buoni consigli, sbagliare qui sarebbe imperdonabile.

È stato detto che una nomina di Giovanna Masoni – a membro del Consiglio e poi, verosimilmente, a presidente – metterebbe “sotto tutela” il Capo dicastero Cultura (cioè Lei). È un pericolo reale? Lei lo percepisce come tale?

Y  E chi l’ha detto? Io sotto tutela? (rido)

La consigliera comunale PLR Morena Ferrari Gamba ha detto, in un’intervista concessa a Ticinolive, che l’esclusione di Giovanna Masoni costituirebbe una grave perdita. Lei concorda?

Y  Giovanna ha evidentemente una grande esperienza ma non per questo deve necessariamente far parte del Consiglio. Occorre in primis che lei stessa lo voglia e abbia il tempo per occuparsene.

A Suo giudizio, qual è il ruolo minimo della politica all’interno del Direttivo del LAC ? E quale il massimo?

Y  Il LAC è un prodotto politico, voluto da Consiglio Comunale e portato avanti a dispetto delle polemiche da un agguerritissimo PLR con Masoni in testa e da gruppi appartenenti ad altri partiti. La politica ha il dovere di sorvegliare che il LAC stia a galla e non gravi economicamente sulla Città e che chi lo dirige, organizza eventi, ne sia all’altezza. Ma oltre alla sorveglianza, con conseguenti richiami a chi di dovere, non deve spingersi. Il LAC nella sua struttura dirigenziale deve essere apolitico e le nomine dei suoi uomini nei posti “forti” non devono essere influenzate dall’appartenenza ad un colore piuttosto che ad un altro.

Una soluzione verrà dalla trattativa, con eventuale accordo, tra i partiti politici? Non sarebbe meglio che la decisione fosse lasciata agli uomini di cultura?

Y  Sarebbe ottimo costituire un gremio misto.