Dal 18 settembre 2016 all’8 gennaio 2017 la Pinacoteca Comunale Casa Rusca presenta, per la prima volta in Svizzera, un’ampia mostra dedicata a Javier Marín (Uruapan, Michoacán 1962).

00001Considerato il più importante scultore messicano vivente, nel 2015 l’esposizione nella capitale del suo paese ha accolto più di 600.000 visitatori. Javier Marín, che vive e lavora a Città del Messico, ha sviluppato sull’arco di trent’anni una solida carriera, con oltre 90 esposizioni personali e più di 200 partecipazioni a mostre collettive in diversi paesi del Sud America, Stati Uniti, Asia e Europa. Le sue opere si trovano in numerose collezioni private e pubbliche, tra Ie quali il Museum of Modern Art a Città del Messico, il Museum of Fine Arts a Boston e il Santa Barbara Museum of Art. Ha esposto in spazi pubblici di grande prestigio, quali il Museo d’Arte Contemporanea di Roma, i Musées royaux des Beaux-Arts de Belgique a Bruxelles e il Museo del Palacio de Bellas Artes a Città del Messico. Ha inoltre partecipato a eventi di riferimento per l’arte emergente come la 50° Biennale di Venezia nel 2003. L’artista è inoltre artefice di opere commissionate da istituzioni (nel 2010 ha realizzato Retablo, la monumentale pala d’altare che si erge nella cattedrale di Zacatecas, patrimonio mondiale dell’UNESCO in Messico), come avveniva nella tradizione del Barocco coloniale.

00002Non a caso, barocca è stata definita anche l’arte di Javier Marín. Quel movimento nato nella Roma del Seicento, trapiantato in Spagna e, grazie alle conquiste spagnole, declinato successivamente in forme autoctone in alcuni paesi dell’America Latina. Lo scultore messicano – noto per la sua capacità di contaminare il vecchio con il nuovo – “reinterpreta” lo stile barocco e lo plasma, modella e fonde con gli occhi della contemporaneità.

La mostra di Casa Rusca permetterà al pubblico di avvicinarsi all’opera di Marín, artista prettamente figurativo, mediante una significativa panoramica del suo lavoro. L’esposizione a carattere antologico si concentrerà, attraverso la selezione di una cinquantina di opere di medie e grandi dimensioni, sullo sviluppo del percorso artistico dello scultore dalla metà degli anni Novanta ad oggi.

Nella concezione di Marín un’importanza analoga al corpo è assunta dallo spazio in cui le opere vanno a collocarsi. Le sculture visibili nelle sale di Casa Rusca permetteranno di vedere in azione le dinamiche di interazione fra opera d’arte, spettatore e ambiente circostante. L’allestimento assai particolare della rassegna è affidato all’architetto Mario Botta.

Rudy Chiappini

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IMMAGINI DI ALCUNE OPERE (Ticinolive)

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