Donald Trump il macho egocentrico vs. Hillary Clinton la despota disonesta : mai prima d’ora le elezioni presidenziali americane sono tanto scese di livello in termini di dibattiti di fondo. Il tutto va a vantaggio dell’oro, il cui valore sale.

Ovviamente le dispute della campagna elettorale non sono l’unico motivo dell’apprezzamento del metallo prezioso. Il tergiversare della Federal Reserve sui tassi sono anche responsabili.

Come scrive il sito EconomicTimes, “questa settimana, l’annuncio della riapertura dell’indagine del FBI sull’utilizzo di un indirizzo di posta elettronica privato da parte di Hillary Clinton, quando era Segretaria di Stato, ha messo la pressione sulle azioni, dopando il valore dell’oro.

Questa notizia, che potrebbe invertire il vantaggio che la Clinton aveva su Trump nei sondaggi, è digerita male dai mercati. I timori riguardanti l’elezione americana hanno visto l’indice della paura, il VIX, raggiungere il livello più alto dell’ultimo mese. I sondaggi d’opinione mostrano che il vantaggio di Hillary Clinton sul repubblicano Trump si è notevolmente ridotto dall’inizio di settimana scorsa. (…)

Si dovrà anche aspettare cosa deciderà la Federal Reserve. E’ poco probabile che agirà questa settimana. E’ ragionevole affermare che la Fed aspetterà sino in dicembre, prima di rialzare il suo tasso direttore. La riunione di 2 giorni della Fed inizierà martedì e sarà seguita da vicino, allo scopo di anticipare quando avrà luogo il prossimo aumento dei tassi. (…)
I mercati ritengono che i tassi hanno il 78 % di possibilità di essere aumentati in dicembre, contro il solo 6 % di un aumento questa settimana, secondo il FedWatch del CME Group. (…) »

Secondo Ron Williams, fondatore e strategista capo di RW Market Advisory, l’elezione presidenziale del 8 novembre creerà un’anomalia nei movimenti tradizionali dei mercati, e gli investitori eviteranno di assumere rischi a ridosso del giorno delle elezioni. (…) Williams ritiene che l’oro, sulla base di analisi tecniche, dovrebbe proseguire il suo rialzo e raggiungere 1’500 dollari l’oncia.