Gianmatteo Ferrari, vicepresidente dell’Associazione Lombardia-Russia, accoglie positivamente l’elezione di Trump a presidente USA. Un nuovo inizio, in nome della Pace e dell’Alleanza tra Occidente e Oriente.

Gian Matteo ferrari Gian Matteo Ferrari, (nella foto in copertina assieme al Presidente della Duma Serghei Naryshkin), è vicepresidente dell’Associazione Lombardia Russia ed è di recente stato a Mosca per un convegno. Nella foto assieme a Sua Altezza Imperiale Georgij Michajlovič Romanov Granduca di Russia.

Cosa pensa del Trump’s Triumph?

Fermo restando che bisognerà attendere per vedere se Trump faccia realmente quello che ha promesso, se facesse anche solo la metà della lista dei suoi punti elettorali, il mondo cambierebbe con una svolta più che positiva.

Quale sarebbe, a parer suo, la priorità cui dovrebbe adempiere il nuovo presidente?

Sedersi al tavolo con Putin e parlare. Una delle cose che ha detto nel suo primo discorso da neopresidente (e che non è stata molto ripresa dai Media) è stato l’affermare la sua volontà di voler mantenere buoni rapporti con la Russia e di instaurare ponti in nome del Rispetto e dell’Amicizia dei popoli.

Trova anomalo un presidente USA che fa una simile dichiarazione?

E’ assolutamente anomalo! Non era mai successo prima che un presidente americano mettesse in primo piano l’alleanza con la Russia e la volontà di mantenere la pace, anziché stanziare carri armati al confine.

Cosa pensa dell’accusa che Hillary Clinton gli mosse al secondo dibattito, ovvero di “non poter governare” poiché, a parer suo, egli avrebbe avuto “troppi contatti con Putin”?

Penso che non dovrebbe essere un’accusa! Il fatto che l’uomo più potente del mondo (e per la seconda volta, nelle statistiche mondiali, Putin compare come tale) sia in buoni rapporti con il presidente USA, preserva la pace per il mondo. Il popolo ne è al corrente, coloro che invece, come Hillary, vivono fuori dalla realtà, no. Anche per questo la Clinton non è stata eletta.

trumpe-putin

Definirebbe quella di Trump una “vittoria del Popolo” di contro al regime?

I fatti parlano abbastanza chiaro. Tutte le star che si sono schierate con Hillary hanno perso il contatto con la realtà. L’elettorato di Trump è stato composto da impresari, lavoratori, borghesi. Quello della Clinton da attori e gente di spettacolo con villa con piscina.

Per concludere, se l’aspettava questa vittoria?

Sinceramente non me la sarei aspettato. Il popolo americano ha dimostrato una maturità molto forte, contro i mas media mondiali, manipolati dal regime. Proprio oggi sentivo su Sky un giornalista affermare che a favore della Clinton c’erano ben 375 testate giornalistiche. A favore di Trump appena 9.

E cosa pensa di coloro che con vignette e proteste non accolgono il nuovo presidente?

Questi sono i soliti, anche in Italia li abbiamo. Si lamentano del volere democratico del popolo. Perché sino a quando governava il guerrafondaio Obama, niente da dire, vero? La stessa cosa accadeva quando da noi vinceva il centro destra. I contestatori affermavano che avesse vinto quella parte “becera e ignorante.” Perché offendere? Ha vinto il popolo. Punto. Se non vi sta bene potete sempre andarvene.

Redazione Ticinolive – Riproduzione Riservata