La situazione si fa critica, in Ucraina, tra il presidente Petro Porochenko e Mikheil Saakachvili, dopo che questi ha accusato il governo di corruzione e ha abbandonato il posto di governatore della regione di Odessa, nell’Ucraina meridionale.

Presidente della Georgia dal 2004 al 2013, Mikheil Saakachvili era stato chiamato in Ucraina dopo la rivolta pro-europea del 2014. Nominato governatore, si era da subito impegnato a cercare di sradicare la corruzione dal paese. Ora denuncia il boicottaggio delle sue iniziative e le promesse che Porochenko non ha mantenuto.

Saakachvili ha accusato il presidente ucraino di sostenere i clan criminali nella regione di Odessa e di derubare il popolo. Le sue dimissioni vogliono essere l’inizio di una nuova tappa nella guerra alla corruzione.
Le accuse che porta contro il governo di Kiev sono difficili da provare, malgrado siano sostenute dalla popolazione, delusa dalla mancanza delle riforme promesse e dalle ineguaglianze sociali.

La sua nomina a governatore, nel maggio 2015, era stata criticata dalla Russia. “Saakachvili è accusato di crimini di guerra contro il popolo della Georgia e oggi diventa governatore di Odessa, dove i neonazisti hanno bruciato le persone senza essere puniti. E’ il simbolo profondo della democrazia secondo il modello di Kiev, un modello visto con benevolenza dall’Occidente – aveva scritto sul Twitter il delegato per i diritti dell’uomo del ministero russo degli affari esteri, Konstantin Dolgov.