L’avocado è un frutto che fa bene alla salute ed è molto amato dai vegetariani e da chi vuole fare l’ecologista. Invece, il suo consumo di massa è un disastro per l’ambiente.

Nel 2015, l’avocado era il frutto più in voga sul social network Pinterest, raccomandato da tutte le associazioni vegetariane. E’ tra i principali alimenti della cucina vegana, permette di sostituire elementi “dannosi” come il burro e le uova. Viene introdotto nelle ricette “per avere la coscienza tranquilla”.
L’organizzazione ecologista tedesca Bund consiglia di usarlo come ingrediente per i peeling fatti in casa, invece di acquistare quelli in commercio, che contengono microplastiche dannose per gli animali marini. Ogni anno, in Europa si importano centinaia di migliaia di tonnellate di avocado e i principali paesi esportatori sono il Messico, il Brasile, il Cile, il Perù, la Spagna e l’Africa del Sud.

Gli aspetti negativi di tutta la faccenda sono diversi.
C’è l’eccessivo sfruttamente ambientale, con la perdita, ogni anno, di centinaia di ettari di foreste. Gli alberi sono tagliati a centinaia per lasciare il posto alle piante di avocado, che devono crescere in ambienti spaziosi e soleggiati. Ad esempio, per quanto riguarda il Messico, una trentina di anni fa le piantagioni di avocado nel paese coprivano 31’000 ettari di territorio, mentre oggi ne ricoprono 118’000.
La deforestazione è dannosa anche per gli animali e gli uccelli, che progressivamente sono privati del loro habitat naturale. Un numero molto elevato di farfalle e insetti muoiono per gli effetti dei pesticidi usati nelle immense coltivazioni di avocado. Pesticidi che vanno a inquinare anche falde e fiumi. Risorse idriche che oltre a essere inquinate vengono anche impoverite, perchè le piante di avocado hanno bisogno di essere annaffiate in abbondanza.