Trovare similitudini fra il nuovo presidente americano Donald Trump e l’imperatore romano Adriano (76-138) può sembrare ridicolo, ma Adriano era confrontato a problemi simili a quelli odierni e alcune sue soluzioni non erano tanto diverse da quelle proposte da Trump, come, ad esempio, costruire un muro per difendere le frontiere.

Da un articolo del portale Cassandra Legacy – Tutti gli imperi della storia hanno seguito una traiettoria simile : espansione rapida all’inizio, fase di stasi, declino e crollo. E’ stata la traiettoria dell’impero romano, non c’è motivo per cui l’impero moderno, che chiamiamo “mondializzazione” ne segua un’altra. Sembra chiaro che l’impero mondiale ha raggiunto i suoi limiti e sia pronto a un prossimo declino.

Nella nostra era ritroviamo le condizioni che l’impero romano aveva incontrato nel I e II secolo. La svolta potrebbe essere stata la battaglia di Teutoburgo, nell’anno 7, quando i barbari tedeschi avevano sconfitto le legioni romane. Era il segnale che qualcosa non funzionava più. Il costo delle guerre era troppo alto per un impero che non aveva più risorse e che aveva raggiunto i limiti pratici d’espansione. Infine, gli imperatori romani si sono trovati di fronte a un dilemma : mantenere un atteggiamento aggressivo e cercare di proseguire l’espansione, oppure ritirarsi e difendere quello che l’impero aveva già ?

L’imperatore Adriano si era affrettato a interrompere ogni tentativo di espansione, a ritirare gli uomini dalle zone che non potevano più difendere e a firmare trattati di pace con i tradizionali nemici dell’impero. La sua eredità include il Vallo di Adriano, una linea fortificata per difendere i territori romani al nord, in Britannia. Ha anche costruito e rinforzato altre linee difensive.

Passaggio rapido alla nostra epoca : il prossimo imperatore mondiale, Donald Trump, è confrontato con lo stesso problema : difenderee il vasto impero mondiale, diventato terribilmente costoso in una fase di diminuzione delle risorse.
Almeno in parte, Trump sembra aver capito che alcuni limiti sono stati raggiunti. La sua politica estera è all’insegna del non-intervento. Vuole la riduzione dei finanziamenti alla NATO e negozierebbe con la Russia. Non è diverso dalla politica di Adriano della riduzione dei costi e come l’imperatore romano, Donald Trump pianifica muri per la difesa delle frontiere.