Venerdì 11 novembre a Chiasso, presso lo Spazio Officina (adiacente al  m.a.x. museo), si è tenuta l’inaugurazione della mostra “Donazioni I. Percorsi della creatività dal Novecento al nuovo Millennio”.

chiasso-2Hanno presentato l’evento Davide Dosi (capo Dicastero Educazione e Attività culturali di Chiasso), Gillo Dorfles (artista, critico d’arte e professore emerito di estetica), e i curatori Luigi Sansone (storico e critico d’arte contemporanea) e Nicoletta Ossanna Cavadini (direttrice del m.a.x. museo e di Spazio Officina).

chiasso-dorflesStraordinaria la presenza di Gillo Dorfles (nato il 12 aprile 1910), che è stato uno dei maggiori esponenti del MAC (Movimento per l’Arte Concreta) ed il primo ad aver creduto nel progetto delle donazioni, omaggiando nel 2010 il comune di Chiasso di diverse sue rare acqueforti.

chiasso-3Per chi volesse brevemente approfondire l’argomento, il MAC è nato a Milano nel 1948 su iniziativa di Atanasio Soldati, Gillo Dorfles, Gianni Monet e Bruno Munari. Il termine “Arte Concreta” venne coniato dall’artista, scrittore e architetto olandese Theo Van Doesburg fondatore del movimento astrattista De Stijl. I “concretisti” italiani univano le teorie di Van Doesburg a quelle di Kandinskij, opponendosi non solo all’astrattismo “lirico” ma al figurativismo, al realismo politicamente impegnato e agli influssi dell’irrazionale informale. Il concetto definiva la corrente concretista come “attingente a forme, linee e colori autonomamente elaborati dalla personale immaginazione dell’artista”, libera quindi dalla necessaria interpretazione della natura.

Il MAC si presentò al pubblico nel dicembre del 1948 e, presso la Libreria-Galleria Salto di Milano, gli artisti che costituivano il primo nucleo del MAC, esposero una cartella di grafica a cui parteciparono anche Lucio Fontana e gli artisti di FORMA Piero Dorazio, Mino Guerrini e Achille Perilli. A partire dal 1951 il movimento crebbe fino a diventare una grande rete diffusa in città quali Roma, Torino, Genova, Napoli, Firenze e coinvolse artisti di varia provenienza e interessi, dagli scultori ai grafici. Nel 1953 il MAC si sviluppò anche all’estero grazie alla sinergia con il Groupe Espace coordinato dallo scultore e architetto André Bloc e sorto presso la galleria Denise René a Parigi. È da quel momento che iniziò il discorso MAC/Espace, rivolto principalmente al design industriale. L’avventura del MAC ebbe termine nel 1958 con lo scioglimento del gruppo.chiasso-165maclibreriasalto

Foto di gruppo dei membri del M.A.C alla libreria Salto di Milano. Da sinistra a destra, in piedi: Veronesi, Salto, Munari, Di Salvatore, Mazzon; seduti: Soldati, Regina, Giulia Mazzon Sala, Monnet, Dorfles,

1951, Fotocollage di Gianni Monnet

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Ritorniamo però alla mostra Donazioni I

Percorsi della creatività dal novecento al nuovo millennio.

 L’esposizione è concepita attraverso dei tracciati espressivi che si delineano dall’inizio del Novecento fino a oggi tramite una selezione di oltre 100 lavori, fra grafiche, dipinti, opere materiche, collage e libri d’artista donati da grandi maestri, giovani talenti e filantropi a partire dal 2010 e confluiti nella collezione del museo.

Intorno al fil rouge della “creatività” che caratterizza tutta la stagione espositiva 2016–2017 di Chiasso, è così possibile raccontare oltre un secolo d’arte, toccando le varie avanguardie e correnti: dalla pittura metafisica a quella surreale, dall’arte concreta all’informale, dalla pittura analitica all’espressione concettuale, dal Minimalismo alla Transavanguardia, dalla fotografia appropriazionista alla più recente “cultura beta-amiloide”.

Le grafiche di maestri indiscussi del XX secolo dialogano con i lavori di artisti più giovani e promettenti: l’esposizione si apre, appunto, con le grafiche donate nel 2010 da Gillo Dorfles e con le grafiche donate nel 2011 da Dario Fo. Si ricordi che ad entrambi il m.a.x. museo aveva dedicato una mostra: “Gillo Dorfles. Movimento Arte Concreta (1948–1958)” (fra settembre e novembre 2010) e “Dario Fo: la pittura di un narratore” (dal settembre 2011 al gennaio 2012).

La rassegna, a cura di Luigi Sansone e della direttrice Nicoletta Ossanna Cavadini, s’inserisce nel filone della “grafica contemporanea” con l’intento di rendere pubblica la conoscenza delle opere confluite nella collezione di Chiasso da artisti e filantropi del mondo dell’arte e della cultura a partire dal 2010, grazie anche alla sinergia con l’associazione amici del m.a.x. museo.

Donazioni I è la prima mostra allestita con opere della collezione del museo: inaugurato il 12 novembre 2005, su iniziativa della Fondazione Max Huber-Kono di Chiasso, dal 2010 il m.a.x. museo è diventato (come pure lo Spazio Officina) un’istituzione pubblica del Comune di Chiasso.

Se da un canto, quindi, le mostre e gli eventi promossi traducono la missione divulgativa del museo come luogo aperto, da vivere con gli altri, dove fare esperienze e fruire di occasioni di confronto e di avvicinamento all’arte, le “Donazioni” riflettono questo senso di “condivisione” col pubblico dell’arte, della bellezza e della creatività.

In questo cammino “pluriespressivo” è possibile ammirare le opere di: Attilio Alfieri, Nadia Ancona, Rodolfo Aricò, Armodio, Giuliano Barbanti,  Carlo Bertè,  Floriano Bodini, Beppe Bonetti, Ferruccio Bortoluzzi, Silvano Bozzolini, Serge Brignoni, Giuseppe Calonaci, Domenico Cantatore, Nicola Carrino, Bruno Cassinari, Carlo Ciussi, Fabrizio Clerici, Pietro Coletta, Giovanni Conservo, Alberto Croce, Salvatore Cuschera, Miro Cusumano, Riccardo Di Mauro, Piero Dorazio, Gillo Dorfles, Gianni Dova, Nathalie Du Pasquier,Umberto Faini, Simonetta Ferrante, Gianfranco Ferroni, Anna C. Filippi, Dario Fo, Giovanna Fra, Christine Gendre-Bergère, Mathias Gentinetta, Gianni Gianella, Giuseppe Guerreschi, Robert Helman, Carlo Invernizzi, Giovanni Korompay, Rosina Kuhn, Piero Leddi, Teresa Leiser Giupponi, Gino Macconi, Luigi Mainolfi, Giuseppe Martinelli, Matteo Martini, Sandro Martini, Eliseo Mattiacci, Elena Mezzadra,, Tonino Milite, Adriano Moneghetti, Sergio Morello, Alberto Moretti, Hidetoshi Nagasawa, Mario Nigro, Antonio Paradiso, Pino Pascali, Massimo Petringa, Aymone Poletti, Carla Prina, Nunzio Quarto, Bruno Querci, Luigi Regianini, Hans Richter, Luciano Rigolini, Franco Rognoni, Gina Roma, Giampaolo Russo, Lucio Saffaro, Angelo Savelli, Salvatore Scarpitta, Renzo Schirolli, Nilla Six, Giuseppe Spagnulo, Fausta Squatriti, Mauro Staccioli, Mark Tobey, Antonio Trotta, Giulio Turcato, Gianfilippo  Usellini,Valentino Vago, Italo Valenti, Walter Valentini, Renzo Vespignani, Carmelo Violi, Heinz Waibl, Sieglinde Wittwer, William Xerra, Ossip Zadkine.

Accompagna l’esposizione un originale catalogo in forma di “raccoglitore a schede”, che presenta una selezione delle opere in mostra: uno strumento in continua crescita, poiché la mostra è concepita come un appuntamento ricorrente (triennale)  che si riproporrà nella programmazione di Spazio Officina con altre opere e altri autori.

Aymone Poletti

chiasso-gillo-dorflesGillo Dorfles

chiasso-piero-dorazioPiero Dorazio

chiasso-italo-valentiItalo Valenti

chiasso-aymone-polettiAymone Poletti

chiasso-walter-valentiniWalter Valentini

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“Donazioni I. Percorsi della creatività dal Novecento al nuovo Millennio”. 

Spazio Officina (Via Dante Alighieri 4), Chiasso (Svizzera)

12 novembre – 8 dicembre 2016

 

Orari

Martedì–venerdì, ore 14.00–18.00

Sabato–domenica, ore 10.00–12.00, 14.00–18.00

Lunedì chiuso

 

Ingresso

Intero: CHF/Euro 7.-

Ridotto (AVS, AI, studenti, TCS, TCI, FAI SWISS, FAI, convenzionati): CHF/Euro 5.-

Scolaresche e gruppi di minimo 15 persone: CHF/Euro 5.-

Metà prezzo: Chiasso Card

Gratuito: bambini fino a 7 anni, giornalisti, Passaporto Musei svizzeri, ICOM, Visarte, Aiap, associazione amici del m.a.x. museo

Entrata gratuita: ogni prima domenica del mese

Apertura speciale:

giovedì 8 dicembre (Immacolata Concezione), ore 10.00–12.00, 14.00–18.00

Sono inoltre possibili visite guidate per associazioni, gruppi e scolaresche su prenotazione (eventi@maxmuseo.ch).