lavaggio_del_cervello(fdm) Si credevano onnipotenti. E sono andati al tappeto. Chi ha sconfitto il prode Donald? Forse Hillary? No, Trump ha sconfitto il lavaggio del cervello, ha sconfitto la mafia mediatica prezzolata. 

Che sembrava invincibile. Ma NON lo era.

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Il tutto ha quasi dell’incredibile. Repubblicani, democratici, giornalisti, scrittori, università, femministe, Hollywood e il resto del mondo hanno messo in guardia da Trump. Pure le chiese e il Papa hanno messo in guardia “dall’anticristiano” Trump. Il presidente Barack Obama ha addirittura smesso di governare il paese al fine di mettere in guardia gli americani da Trump. Come praticato con gli elettori svizzeri nell’anteprima della votazione contro l’immigrazione di massa, anche i cittadini americani sono stati bombardati con ammonimenti e minacce. Ironie della sorte: esattamente quelli che accusavano Trump di alimentare le paure hanno praticato una delle più accanite campagne della storia mettendo tutti in guardia “dall’uomo cattivo”. Ciò nonostante ha ampiamente vinto Donald Trump lasciando all’egocentrica Hillary Clinton il meritato compito di ramazzare i cocci. Circa sessanta milioni di americani se ne sono infischiati delle diffide emanate da quelli a cui solitamente si dovrebbe dare fiducia e anziché per un politico hanno votato per un magnate dell’immobiliare e dello show business di cui nessuno sa se sarà in grado di svolgere le sue funzioni. La vecchia “élite” giustamente bastonata per bene sia negli Stati Uniti che in Europa cerca ora con tutti i mezzi di riaggrapparsi al potere assieme alla cancelliera Merkel, mai apparsa così tartassata come in’occasione della sua allocuzione dopo l’elezione di Donald Trump. L’effetto Trump si fa già sentire e l’aria fresca spiffera persino fra le antiche catacombe di Roma. Il più importante messaggio di questa votazione? Il potere non appartiene a quelli che credono di averne il diritto ma al popolo, assolutamente in grado, indipendentemente dal frastuono ufficiale, di formarsi un giudizio proprio e indipendente. Noi svizzeri crediamo ancora che da noi tutto è migliore per via della democrazia diretta. Sarebbe bello se fosse vero. Gli americani mettono senza discutere subito in atto la volontà del popolo e Trump diventa il loro nuovo presidente, la nostra “élite” seppellisce invece regolarmente tutte le decisioni dei cittadini che non collimano con le loro aspettative. Dall’otto novembre scorso sono diventato molto più fiducioso, in quanto é solo una questione di tempo sino a che l’effetto Trump colpirà anche i nostri disprezzatori del popolo, sia quelli della Berna federale che di Losone.

Flavio Laffranchi, Losone.