La storia di un CD globalizzato che costa meno di un CD elvetico

filippo_contarini yPer motivi anche professionali ho dovuto comprarmi un DVD tedesco: “Terror – Ihr Urteil”, che è una trasposizione televisiva di un processo simulato a teatro sulla gestione di un atto terroristico. In Germania ha fatto moltissimo discutere.

Ma non voglio parlare dell’opera. Voglio parlare del prezzo del DVD.

Avrei potuto prendere il DVD in biblioteca. Ma dovevo comprarlo. Sono quindi automaticamente andato sul web. Ho anzitutto cercato su exlibris.ch (migros), ma non c’era. Allora ho cercato su cede.ch e lo ho trovato a 19.90 CHF. Mi sembrava un prezzo decente, considerando che anche le spese di spedizione erano comprese. Poi per sfizio lo ho cercato su google e lo ho trovato su amazon.de. Comprese le spese di spedizione me lo vendevano a 13.49 CHF.

Comprare il DVD sul sito svizzero mi sarebbe quindi costato il 47.5% in più che comprarlo su amazon.

Ora considerate il mio gesto. Io sono a casa, con la tazza di caffelatte in mano. L’unica cosa che faccio è muovere il mio dito sul pad. E tutto quello che mi succede è che tra 4 giorni avrò un cd nella mia bucalettere. Dalla mia parte questo è tutto. I soldi dal conto uscivano comunque.

Dall’altra parte ci sono sistemi economici che si muovono, lavoratori e macchine che fanno il lavoro per me.

Domanda: dove le paga le tasse amazon?

Domanda: dove le paga le tasse google, che permette a amazon di farsi trovare più facilmente?

Domanda: quanto paga di tasse ambientali di trasporto il mio CD che arriva dalla Germania?

Domanda: quanto sono pagati e che diritti hanno i lavoratori di amazon?

Domanda: le aziende che devono mettersi in concorrenza sul web quanto pagano di quota mensile (“pizzo”?) a google?

Abbiamo un problema reale di gestione della società automatizzata e virtuale contemporanea. Un sacco di gente dice che sono gli esseri umani a dover essere fermati alle frontiere, non le merci. Quando è palese invece che il vero problema di oggi, quello che massacra l’integrazione, sono la velocità e la logistica, non i migranti che hanno guardato i gattini mattutini (Australiani? Sudafricani? Texani?) sul loro iphone esattamente come voi.

E via con il leghismo, e via con il trumpismo. Siete sicuri? Dov’era la Lega quando bisognava lottare contro il franco forte, che invece a qualcuno che specula è tanto comodo? Avete paura e votate i partiti protezionistici, siete contro l’Europa, contro l’integrazione fiscale continentale. Siete contro i contratti collettivi di lavoro. Siete contro i controllori del lavoro.

Bravi!

Intanto abbiamo un toro da prendere per le corna che ti fa prezzi da fame e pensate che basta mettersi davanti al toro e dire: “smettila!”. Di fronte a differenze di prezzo del 50% non ci sono muri che reggano. C’è solo la voce della solidarietà internazionale, non la chiusura a riccio nei gusci di frontiere inesistenti.

Volete prendere la globalizzazione per le corna? Allora cercate un movimento internazionalista, che faccia lotta per i diritti del lavoro e della ricchezza a livello globale. Scoprirete che oltre a quello socialista, quello ecologista e ai partiti pirata, tutti gli altri partiti non riflettono in modo globale.

Ma continuate a dare i voti alla Lega, dài! È così che si risolvono i problemi (reali) della globalizzazione!

Filippo Contarini, Lucerna