Donald Trump ha reagito alla prospettiva di un riconteggio delle schede elettorali in Wisconsin, Pennsylvania e Michigan. Il nuovo presidente eletto, che in campagna elettorale aveva messo in guardia contro elezioni truccate a favore della sua rivale, Hillary Clinton, considera ridicola l’iniziativa di Jill Stein, la candidata ecologista alle elezioni presidenziali americane dello scorso 8 novembre.

“Il popolo si è espresso e l’elezione è terminata – ha detto Trump. Sul suo account Twitter ha commentato, senza dare ulteriori spiegazioni, che milioni di persone hanno votato illegalmente, privandolo del voto popolare vinto da Hillary Clinton.

Trump è andato oltre, chiedendo perchè i media non fanno stato di una seria frode elettorale per favorire l’avversaria democratica in Virginia, nel New Hampshire e in California.

Il 25 novembre, Jill Stein ha presentato una richiesta per ricontare le schede elettorali nel Wisconsin. La commissione elettorale di questa Stato starebbe avviando la procedura. Il nuovo conteggio dei voti dovrebbe terminare il 13 dicembre, prima della riunione, una settimana dopo, del collegio elettorale (i grandi elettori) emerso dal voto del 8 novembre, che deve ufficialmente designare il nuovo presidente. Al riconteggio dei voti si associa anche il team di campagna elettorale di Hillary Clinton.

A livello nazionale, Jill Stein aveva ottenuto l’1 % dei voti. La candidata ecologista ha assicurato che il suo scopo non è aiutare Hillary Clinton, ma evidenziare le imperfezioni del sistema elettorale americano.

Oltre che nel Wisconsin, il riconteggio dei voti dovrebbe interessare anche la Pennsylvania e il Michigan. In questo ultimo Stato, il riconteggio è particolare perché, con la California, il Michigan non ha ancora fatto sapere i risultati ufficiali.
Nell’ultimo conteggio, Donald Trump aveva vinto con il 47,6 % dei voti, contro 47,3 % per Hillary Clinton. Uno scarto di 10 700 schede su un totale di circa 4.8 milioni di elettori. I risultati definitivi devono essere validati al più tardi oggi, lunedì 28 novembre.

Va notato che l’attuale numero di grandi elettori assegnato a Trump, 290, non include i 16 grandi elettori del Michigan. Se non risultasse vincente in questo Stato, manterrebbe comunque il numero di grandi elettori sufficiente per essere confermato presidente il 19 dicembre, perchè la maggioranza richiesta è 270. Se vince ufficialmente nel Michigan, ne avrà 306. Sarebbe dunque necessario che la sua vittoria venisse messa in discussione anche in Pennsylvania e nel Wisconsin, per fargli perdere il vantaggio.