Lo scandalo dei giovani giocatori di calcio che affermano di essere stati vittime di aggressioni sessuali durante la loro infanzia, in Inghilterra, costituisce “la peggior crisi mai conosciuta dalla federazione inglese di football”, ha dichiarato il presidente della FA, Greg Clarke. La polizia ha avviato cinque indagini, dopo le accuse formulate da una ventina di ex giocatori. Le accuse prendono di mira anche un ex allenatore, Barry Bennell, che ha lavorato per il Crewe Alexandra, il Manchester City e lo Stoke City, durante 30 anni dal 1970.

La federazione inglese di football ha avviato un’indagine indipendente per determinare di quali informazioni era in possesso al momento dei presunti abusi. Un giornalista che nel 1997 aveva realizzato un documentario sugli abusi sessuali nel mondo del football, ha confermato che la FA ha un rapporto risalente al 2005, dove sono elencati circa 250 casi di abusi, in diversi club del paese.

Alla domanda se, eventualmente, la federazione avesse potuto insabbiare questi casi, Greg Clarke ha risposto :

“Non saprei. Istituzionalmente, in passato tutte le organizzazioni avevano tendenza a proteggersi a vicenda, mantenendo il silenzio e serrando i ranghi. Oggi sarebbe inappropriato e inaccettabile.”

Barry Bennell, condannato tre volte a diversi anni di prigione per reati sessuali su minori, è stato ricoverato lunedì scorso dopo un tentativo di suicidio. Un’altra vittima presunta si è manifestata martedì 29 novembre nelle colonne del quotidiano Daily Mail : l’ex-giocatore del Manchester United Matthew Monaghan, che aveva incrociato Bennell nel Crew Alexandra.