La Pinacoteca Züst ha ricevuto un’importante donazione di opere di una delle rare donne pittrici che il Ticino conti: Valeria Pasta Morelli (Mendrisio 1858 – Milano 1909). Rare e oltretutto spesso confinate nell’ambito domestico. Anche per questo motivo spesso dimenticate.

Valeria fu una delle poche ragazze a frequentare l’Accademia di Brera a Milano (vi è documentata dal 1880 al 1887) dove ha come maestri anche Sebastiano De Albertis e Bartolomeo Giuliano. Nella capitale lombarda raccolse premi e riconoscimenti, mentre in patria la “Gazzetta ticinese” la celebrava nel 1886 come “esimia giovane artista” ricordando un suo dipinto allegorico realizzato per il carnevale di Mendrisio.

2_ritratto-del-figlio-valerioIl matrimonio con un alto funzionario dell’esercito chiuderà tuttavia le sue ambizioni, confinandola in un circuito familiare, l’unico ritenuto adatto a una donna della sua posizione: si dedicherà così principalmente alla ritrattistica e alla pittura di vasi in ceramica.

Valeria era figlia del noto Carlo Pasta, consigliere nazionale e promotore, tra le altre imprese, della ferrovia e dell’industria alberghiera sul Monte Generoso. Lo zio era invece Bernardino Pasta, un pittore appartenente alla cerchia degli Induno che godette di buona fama.

1_la-letteraIl lascito è particolarmente rilevante anche perché si conoscevano di lei pochissime opere. Ora, grazie alla donazione di 34 dipinti, anfore, album di studi, medaglie e diplomi ottenuti all’Accademia di Brera alla Pinacoteca Züst di Rancate, oggi quartiere di Mendrisio, città natale di Valeria, si costituirà così un suo fondo di opere che daranno il via a una serie di studi e approfondimenti sulla sua figura, inserendola nel suo interessante ambito familiare e culturale.

Un ulteriore valore aggiunto è dato dal fatto che questo materiale si trovava in Italia, presso la nipote Valeria Morelli, della quale la pittrice era nonna paterna. La signora Morelli, ammirando il lavoro di indagine sul territorio svolto con coerenza negli anni dalla Pinacoteca Züst, ha deciso di destinarlo all’istituto.
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1 Valeria Pasta Morelli, La lettera, 1890 ca., olio su tela, cm 60 x 35, Pinacoteca cantonale Giovanni Züst (donazione 2015)
2 Valeria Pasta Morelli, Ritratto del figlio Valerio, 1898 ca., olio su tela, cm 45 x 35, Pinacoteca cantonale Giovanni Züst (donazione 2015)